Aprire un’enoteca o un wine bar rappresenta un’operazione sicuramente in grado di assicurare un buon profitto, ma cosa bisogna sapere prima di avviare l’attività? Ecco alcune informazioni utili.
Oggigiorno una buona idea imprenditoriale può certamente legarsi ai prodotti del made in Italy, da sempre apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. C’è chi sceglie ad esempio di aprire il classico bar in centro, oppure un ristorante in qualche località turistica - mettendo però in conto un investimento iniziale non indifferente e gravoso specialmente in un periodo come quello odierno, caratterizzato da rincari generalizzati e pesanti bollette energetiche.
Ma c’è anche chi, con un po’ più di inventiva, sceglie di aprire un’enoteca, la quale di per sé rappresenta un’alternativa potenzialmente più economica sul piano degli investimenti iniziali, rispetto ad un locale di ristorazione. Ebbene, se sei un amante o un esperto di vini, se per te viti e vitigni non hanno segreti e, in questo periodo, stai valutando l’opportunità di puntare su questo business, prenditi qualche minuto di tempo e prosegui nella lettura: di seguito ti daremo alcune informazioni utili su come aprire un’enoteca oppure un wine bar, sui requisiti da avere e sui costi da sostenere per avviare le attività in oggetto. Ecco i dettagli.
Come aprire un’enoteca o un wine bar: requisiti, iter e costi. La guida rapida
- Enoteca o wine bar? La differenza
- Primo passo: la stesura di un business plan
- Enoteca e wine bar: la competenza fa la differenza
- Iter burocratico per aprire un’enoteca
- Iter burocratico per aprire una wineria
- Quali sono le spese per l’apertura di una enoteca?
- Quali sono le spese per l’apertura di un wine bar?
- Possibilità di franchising
- Anche la scelta del luogo ha rilievo: ecco perché
Enoteca o wine bar? La differenza
In primis una chiariamo una importante distinzione, che ci serve vedere subito per non fare confusione. Chiunque intenda aprire un’attività imprenditoriale nel settore dei vini deve distinguere tra enoteca e wine bar. Ecco allora cosa sono.
Enoteca
Si tratta di un’attività mirata espressamente alla vendita al dettaglio di vini, distillati e liquori, ma con una selezione di prodotti molto più ampia e ricercata rispetto ad un normale negozio o supermercato.
Perciò l’appassionato di vini avrà sicuramente interesse verso questo tipo di attività, e qui molto probabilmente troverà ciò che cerca. In un’enoteca vi è infatti su un esteso assortimento di prodotti, bevande alcoliche ricercate, vino sfuso e, se lo desidera, anche tutti gli accessori legati alla degustazione, ovvero bicchieri e bicchierini, tappi, apribottiglie, cantinette domestiche e così via.
Wine bar o wineria
Il wine bar o wineria invece è un’attività simile, ma diversa dalla prima perché implica la possibile somministrazione delle bevande, ovvero dei vini in vendita, insieme a menù più o meno elaborati, stuzzicherie e pietanze calde o fredde. Con una wineria potrete dedicarvi anche ad un’attività tipica di bar e ristoranti, permettendo ai vostri clienti di consumare le bevande sul posto - magari cogliendo l’occasione anche per gettare le basi di una frequentazione assidua dei locali.
Insomma, oltre all’attività di rivendita, il wine bar include anche quella di somministrazione, ed infatti tra i locali usualmente si trova una piccola cucina per la preparazione di pietanze di accompagnamento alle diverse bottiglie.
Chiaro che scegliere l’una o l’altra attività significa fare i conti con una burocrazia e con costi più o meno articolati. L’apertura di una wineria implicherà, evidentemente, un iter burocratico un po’ più lungo. Ma in ambo i casi l’idea imprenditoriale potrebbe rivelarsi economicamente vincente e, al contempo, una sfida appassionante e in grado di riservare soddisfazioni. Tra le tante variabili in gioco, sicuramente la bontà del prodotto e la raffinatezza dell’offerta sono alcune di quelle che possono fare realmente la differenza e garantire un solido business all’imprenditore.
Primo passo: la stesura di un business plan
Anzitutto l’imprenditore dovrà avere un’idea ben chiara di ciò che sarà l’attività. Ecco perché non devi dimenticare l’importanza di un articolato business plan. Si tratta di un documento di progettazione imprenditoriale, in cui sono inclusi i contenuti e le caratteristiche del progetto di enoteca o wineria.
La sua utilità è evidente perché grazie al business plan sarà possibile stabilire con chiarezza costi, target e possibili rendite, indicando obiettivi a medio e lungo termine dell’attività. Per redigerne uno potrai rivolgerti ad un professionista, consulente commerciale o di impresa, oppure anche far da solo -scaricando uno dei tanti modelli di business plan reperibili sul web, anche a costo zero.
Il business plan è dunque pressoché obbligatorio se si vuole avere una visione organica e strutturata del proprio percorso imprenditoriale. Con esso sarà infatti possibile indicare i vari punti di riferimento con cui misurare il successo dell’attività imprenditoriale nel corso del tempo.
Enoteca e wine bar: la competenza fa la differenza
Al di là degli aspetti economici e burocratici, la preparazione nel proprio settore imprenditoriale è un altro punto a favore di chi vuole avere successo con un’enoteca o wineria. Ecco perché chi intende aprire e gestire attività di questo tipo, è preferibile che abbia una solida conoscenza e competenza in fatto di vini.
Proprio così: i clienti che si rivolgono ad un’enoteca o wine bar, molto probabilmente, sono appassionati del settore e gradiranno interfacciarsi con una persona che, oltre ad avere doti ed abilità relazionali e comunicative, ne sa in materia e sa consigliare i vini da acquistare - anche e soprattutto in base al budget personale di ogni cliente dell’attività. A ben vedere, se così non fosse, questi stessi clienti sceglierebbero un semplice negozio o supermercato, ma in genere si tratta invece di chi vuole suggerimenti e dritte sulle scelte più azzeccate o convenienti.
Insomma, mostrarsi preparati farà sicuramente la differenza e creerà subito quel clima di fiducia e rispetto che potrà incentivare non soltanto l’acquisto, ma anche la fidelizzazione del cliente. D’altronde proprio questo non è altro che l’obiettivo finale di ogni attività esercitata nei confronti del pubblico.
Ecco perché, prima di avviare un’attività imprenditoriale di questo tipo, sarà una buona scelta quella di frequentare un corso da sommelier, il quale permette di conseguire le conoscenze fondamentali sulle varie tipologie del prodotto. E ciò avrà ancora più importanza nel caso si voglia aprire una wineria o wine bar, una soluzione più impegnativa ma potenzialmente più redditizia rispetto all’enoteca, la quale necessiterebbe di una preparazione ancora maggiore in fatto di vini.
Iter burocratico per aprire un’enoteca
L’iter per aprire un’enoteca non è molto differente da quello per di una qualsiasi altra attività imprenditoriale. Chiaro che se vorrai aprire un wine bar, vi sarà però qualche obbligo in più, doveroso per tutti gli operatori che manipolano e somministrano bevande e cibo.
In caso di apertura di un’enoteca, dovrai rispettare i seguenti step:
- apertura della partita IVA (con individuazione del codice ATECO);
- presentazione della comunicazione di inizio attività (SCIA) al Comune di riferimento, almeno un mese prima dell’apertura effettiva;
- iscrizione al Registro delle Imprese presso la locale Camera di Commercio;
- autorizzazione per l’esposizione dell’insegna;
- apertura delle posizioni INPS ed INAIL;
- messa a norma di impianti e locali in tema di igiene, sicurezza, agibilità, destinazione, urbanistica, nonché nulla osta sanitario Asl;
- conseguimento della licenza di vendita di prodotti alcolici (la relativa domanda va fatta per raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure portata di persona all’ufficio locale delle Dogane);
- eventuale pagamento dei diritti SIAE nel caso tu abbia intenzione di diffondere musica/video all’interno dell’enoteca.
Quindi dovrai prestare attenzione anche a questi aspetti burocratici, che saranno fondamentali per il regolare avvio dell’attività.
Iter burocratico per aprire una wineria
Mentre nel caso in cui la tua enoteca comprenda la possibile consumazione sul posto, anche con cibo preparato nei locali, dovrai rispettare questi ulteriori step:
- effettuazione di un percorso di studio in materia (diploma alberghiero) o di un corso professionalizzante certificato, oppure esperienza nel settore per almeno due anni nell’ultimo quinquennio;
- dopo apposito corso, ottenimento del patentino HACCP per addetti e responsabili del settore alimentare, documento obbligatorio per tutti coloro che siano attivi nell’industria alimentare,, compresi coloro che lavorano nella wineria.
Il citato patentino ti permetterà di attestare le tue conoscenze delle norme igieniche e di sicurezza necessarie a servire cibi e bevande al pubblico a norma di legge.
Inoltre, nel caso del servizio di piatti caldi preparati sul posto - e non soltanto quindi freddi o riscaldati e precotti - dovrai adeguare il sistema di aspirazione dei fumi (canna fumaria).
Ovviamente potrai anche trasformare in wine bar la tua enoteca una volta avviata con profitto, ricordandoti però dei requisiti di cui sopra.
Quali sono le spese per l’apertura di una enoteca?
Eccoci ora ad una questione chiave per tutti coloro che vogliono puntare su questa avventura imprenditoriale. Quanto occorre spendere per avviare un’enoteca o un wine bar? Ebbene, partiamo da un dato di fatto: darti valori esatti sui costi è praticamente impossibile, tuttavia possiamo fare delle stime che aiutano ad orientarsi.
Ad esempio, nell’ipotesi dell’apertura di un’enoteca, l’investimento iniziale per un locale di 50-60 metri quadrati si può stimare attorno agli 70-80 mila euro circa. Nel caso invece di un’enoteca molto piccola, e che si occupa esclusivamente di vendita al dettaglio di vino, liquori e oggettistica, l’investimento iniziare potrà contenersi sui 40mila euro. Siamo sempre sul piano delle stime: il costo citato comprende un assortimento di vini di circa trecento etichette, e non dimentichiamo che proprio i vini sono la voce di spesa più consistente. Da sola infatti può raggiungere anche i 15mila euro e oltre.
Quali sono le spese per l’apertura di un wine bar?
Chiaro che l’apertura di una wineria imporrà uno sforzo più importante in termini di investimenti iniziali. Infatti in questo caso dovrai munirti dei macchinari necessari all’attività - pensiamo anzitutto a frigoriferi e affettatrici, ad esempio - per una spesa di non meno di 4-5mila euro.
A livello di stime, possiamo indicarti che i costi per aprire un wine bar possono anche arrivare ai 100mila euro e oltre. Questo ben si comprende se pensiamo che sono tante le variabili in gioco, a seconda di quanto vorrai investire nelle distinte voci di spesa. Anzitutto l’affitto e la gestione del locale e del magazzino, ma anche spese per la promozione, costi burocratici, spese per il commercialista, per la gestione del personale, stipendi e contributi, senza dimenticare le utenze e le relative bollette.
Ovviamene, altra variabile molto importante è legata a quali vini andranno a comporre la vostra offerta alla clientela: come già vale per l’enoteca, ovviamente più il vino sarà pregiato e maggiore sarà il costo per l’acquisto dai produttori e distributori. Se la wineria sarà grande o molto grande, probabilmente l’assortimento dei vini sarà ampio e con facilità - per i soli vini - si supereranno i 20-30mila euro di spesa iniziale.
Possibilità di franchising
E non dimentichiamo il franchising, che rappresenta un ulteriore strada per aprire un’attività di questo tipo. L’imprenditore potrà affiliarsi ad un marchio già ben noto e così ridurre il rischio d’impresa, ma anche potrà avere un supporto effettivo nello sviluppo dell’attività.
In questo caso però sono in gioco anche una fee d’ingresso e la divisione degli incassi con la casa madre. I costi, d’altro lato, sono oggettivamente minori e potrai anche riuscire a contenerli entro i 20-30mila euro.
Anche la scelta del luogo ha rilievo: ecco perché
Infine non dimentichiamo che anche la scelta della location ha il suo perché. Infatti per aprire un’enoteca non servono spazi molto grandi o estesi, ma la scelta di avviare un wine bar dovrebbe spingervi a optare per locali abbastanza confortevoli e ampi, in cui i clienti possono consumare e sorseggiare le bevande con calma e relax.
L’attività, se situata in un posto vicino ad una strada transitata o ad una zona con parcheggio, potrebbe risultare più redditizia per il numero di clienti potenzialmente maggiore. Ed ovviamente il costo dell’affitto o dell’acquisto dei locali sarà una variabile essenziale.
Anche l’arredo potrà rivelarsi un fattore chiave: l’abilità nel creare un ambiente caldo, comodo ed accogliente potrà attirare non pochi appassionati, i quali si sentiranno ancora più coinvolti grazie a corsi di degustazione o serate a tema. In questi casi, il passaparola non mancherà. Ed ovviamente anche la quantità di offerte differenti e per tutte le tasche, e non solo la qualità dei vini, sarà un ulteriore fattore chiave per il successo dell’enoteca o wine bar.
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