Ci sono almeno 5 modi per avere casa gratis, del tutto legali. Ecco di cosa si tratta, come fare per sfruttarli a proprio vantaggio e qualche alternativa più particolare.
Ci sono almeno 5 modi del tutto legali per avere casa gratis che non tutti conoscono. L’idea di ottenere gratuitamente un immobile sembra troppo bella per essere vera o legata a comportamenti illegali, eppure ci sono delle soluzioni a norma di legge tendenzialmente accessibili a tutti. Certo, ognuno dovrà capire quale alternativa è più conveniente e ragionevole in base alla propria situazione, ma è bene sapere che le opportunità sono ben più di quelle che si pensa. Di seguito 5 modi legali per diventare proprietari di una casa gratuitamente e qualche alternativa utile per chi invece non riesce a trarre beneficio dai primi metodi.
Avere casa gratis con l’usucapione
L’usucapione è quell’istituto giuridico che consente sostanzialmente l’acquisto di un diritto di proprietà dopo il possesso continuo e indisturbato. In estrema sintesi, se si va a vivere in una casa e il proprietario non si oppone, dopo un certo periodo si diventa proprietari dell’abitazione.
Usucapire un immobile abbandonato è in effetti un modo del tutto gratuito per ottenere una casa in proprietà, ma la possibilità di riuscita è subordinata ad alcuni requisiti essenziali:
- Il possesso deve durare almeno 20 anni, durante i quali deve essere continuo e senza interruzioni;
- chi si impossessa della casa deve comportarsi in tutto e per tutto come un proprietario, essere cioè portatore dell’animus possidendi ed esprimere il possesso in modo pubblico;
- il possesso deve essere pacifico;
- il proprietario non si è opposto per tutto il periodo interessato.
A queste condizioni, dopo il termine il possessore diventerà a pieno diritto proprietario della casa gratuitamente.
Occupazione, quando è legittima
Tra i modi per avere una casa gratis, una delle prime soluzioni che vengono in mente è l’occupazione. Ovviamente, di solito si scarta questa ipotesi perché si pensa all’occupazione abusiva, che è un vero e proprio reato. Allo stesso tempo, l’occupazione, quando non è del tutto illegale, rientra a pieno titolo fra le modalità per ottenere una casa gratuitamente, anche se solo per brevi periodi.
Occupare una casa abusiva non è reato quando l’occupazione è dovuta a uno stato di necessità, in quanto l’occupatore non ha un posto dove alloggiare e nessun mezzo a disposizione. In questo caso, ovviamente, non c’è un acquisto della proprietà, difatti il proprietario può esercitare un’azione civile per mandare via l’inquilino abusivo. Semplicemente, l’occupazione è ridotta a un illecito civile.
Questa concessione è riservata ai casi di estrema e comprovata necessità (nessun alloggio, nessun reddito e possibilità di procurarselo) e urgenza, permettendo in pratica di alloggiare nell’abitazione altrui per un minimo periodo di tempo, anche solo per ripararsi durante un temporale.
Casa popolare, l’abitazione quasi gratis
Presumibilmente la necessità di avere una casa gratis deriva dalle difficoltà economiche, situazione in cui può rivelarsi perfino provvidenziale l’assegnazione di una casa popolare. Quest’ultima è un alloggio di proprietà pubblica, messo a disposizione dei cittadini che rispondono ai requisiti con un canone agevolato.
L’affitto di una casa popolare ha infatti un costo nettamente inferiore rispetto a qualsiasi altro tipo di canone ed è inoltre commisurato alle capacità reddituali degli inquilini. L’assegnazione della casa popolare dipende comunque dalla graduatoria finale in seguito all’iscrizione al bando, su cui influiscono (oltre al reddito) diverse situazioni delicate, come la presenza di minori o disabili nel nucleo familiare richiedente.
Case poco meno che gratis, solo 1 euro per acquistarle
Rientra legittimamente fra le modalità per ottenere una casa gratis la possibilità di acquistare alcune abitazioni al modico costo di 1 euro. Si tratta di una particolare iniziativa avviata dai piccoli Comuni per il recupero degli immobili e il ripopolamento. Il costo è meramente simbolico, ma permette perlomeno di acquistare la proprietà della casa.
Chiaramente, per una visione complessiva devono essere considerati anche i costi notarili e di ristrutturazione, oltre al possesso dei requisiti individuati dal Comune specifico. Anche tenendo conto di questi esborsi, è evidente come si tratti di una proposta estremamente allettante, considerando che di norma è proprio l’acquisto della proprietà l’onere più gravoso e che le spese aggiuntive non sono necessariamente esclusi da altre compravendite immobiliari.
Casa gratis ricevuta in donazione
Infine, è possibile ottenere una casa gratis come oggetto di una donazione, per natura un atto a titolo gratuito. A riguardo, tuttavia, è ovviamente indispensabile la possibilità pratica che la donazione si verifichi: la presenza di un donatario con tale proprietà e intenzione.
La donazione, poi, può nascondere delle insidie: la possibilità di revoca a determinate condizioni e le azioni esercitabili dagli eredi alla morte del donante. A riparo da questi rischi, comunque, la donazione ha una diversa convenienza a seconda dell’identità del donatario. L’imposta di donazione prevede infatti aliquote e franchigie vantaggiose per i parenti del donante, con una diversa priorità a seconda del grado di parentela. I costi della donazione, quindi, non sono uguali per tutti.
Se la donazione non è possibile e l’usufrutto appare ancora troppo vincolante vale la pena ricordare anche del comodato d’uso gratuito, che il proprietario potrebbe concedere più favorevolmente. Per quanto riguarda la donazione, infine, potrebbe essere utile pensare a una donazione modale, che impegna colui che la riceve a una sorta di controprestazione, per esempio l’onere di assistenza.
Casa gratis, alternative per tutti
Se le soluzioni viste finora non risultano praticabili o convenienti si potrebbe trarre vantaggio da qualche metodo alternativo, per lo più ispirato alle abitudini estere ma ad oggi perfettamente attuabile anche in Italia. Rientra a pieno titolo tra queste ipotesi lo svolgimento di una professione per la quale è garantito l’alloggio (come ad esempio il portiere condominiale) o richiesta la convivenza (colf, badanti, babysitter e molto altro).
C’è anche chi assume del personale semplicemente per badare all’immobile durante le lunghe assenze del proprietario. In questo caso, bisogna mettersi un po’ in gioco, mettendo in conto di non ottenere la proprietà dell’immobile, ma per chi abita da solo ed è alla ricerca di un lavoro potrebbe essere una strategia ottimale. In questa ipotesi è bene selezionare con cura anche gli annunci di lavoro, tenendo conto che alcuni datori mettono a disposizione un alloggio per i propri dipendenti (anche semplicemente a condizioni agevolate). Le soluzioni di custodia e portierato, inoltre, non raramente si prestano bene anche a coppie e famiglie.
Chi invece riesce ad acquistare l’immobile attraverso un mutuo bancario può pensare di affittarlo, anche solo parzialmente, per rientrare delle spese. L’elevata sproporzione dei costi per le stanze singole, deleteria sotto molti punti di vista, permette infatti di compensare buona parte della rata (eventualmente anche tutta) senza richiedere canoni eccessivi. Lo stesso si può pensare anche per chi abita in affitto, nell’ipotesi in cui il contratto permetta la sublocazione.
Non bisogna poi dimenticare di tenere sotto controllo le aste giudiziarie, che possono consentire veri e propri affari, acquistando immobili a prezzi davvero stracciati.
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