Come costruire un ecosistema di innovazione: strategie, strumenti e best practice

Seedble

10 Agosto 2022 - 08:53

“Ecosistema” è la buzzword del momento. Ma cosa significa veramente la parola “ecosistema”? Perché è importante legarla ai concetti di business e di innovazione?

Come costruire un ecosistema di innovazione: strategie, strumenti e best practice

La parola ecosistema è ormai diventata una leva di marketing: dalla vendita di aspirapolveri che promettono di “ripulire il tuo ecosistema casalingo”, agli slogan politici, passando per gli ecosistemi di prodotti, l’uso spesso improprio di questo termine lo sta pian piano svuotando di significato. In questo articolo vogliamo provare a riordinare le idee, concentrandoci sul vero valore di questa parola, soprattutto legato alle analogie possibili con il business e l’innovazione.

Da questo presupposto è partito il nostro percorso di ricerca sugli ecosistemi, che negli ultimi anni ci ha permesso di confrontarci con il mondo universitario e con aziende di vari settori. Percorso che ci ha portato ora a definire i principi alla base di un ecosistema di innovazione e un framework applicativo per costruire la propria strategia basata su un ecosistema.

Partiamo ricordando che la parola ecosistema proviene dall’ecologia, la scienza che studia il nostro ambiente e tutte le forme viventi che popolano il nostro pianeta. Il termine è stato coniato, in particolare, per indicare la connessione e il flusso tra mondo vegetale e suolo, atmosfera e animali.
L’ecosistema è identificato da principi quali abbondanza, evoluzione, competizione, predazione e simbiosi. Le specie vegetali sono influenzate dall’ambiente e a loro volta influenzano l’aria, la terra e le forme viventi. Gli animali sono al tempo stesso cibo consumato e rifiuti espulsi, divenendo il collegamento tra vegetazione e suolo. Se una specie scompare, un’altra è disponibile a svolgere il suo ruolo avviando un ciclo.

Cosa c’entra il business?

L’enfasi sulle connessioni, sul flusso e sulla ciclicità rende l’ecosistema una buona analogia con ciò che accade nel business e nei sistemi delle aziende: il formarsi di connessioni complesse tra persone, informazioni e risorse, alcune tangibili altre no.
Inoltre i principi base dell’ecosistema naturale si riflettono molto bene anche nell’analogia con il business: ci troviamo nel momento storico forse di maggiore abbondanza di risorse e tecnologie; le aziende - e il mercato in generale - sono in continua e sempre più repentina evoluzione; la competizione e la simbiosi (partnership, M&A, joint venture) sono alla base del business.

Esistono tantissimi framework che stabiliscono le caratteristiche di un ecosistema di business, il più famoso è forse quello delle otto dimensioni di Gartner:

8 dimensioni di un ecosistema 8 dimensioni di un ecosistema 8 dimensioni di un ecosistema

In generale, nelle numerose definizioni elaborate si identifica sempre un’attenzione verso elementi quali la complementarità, la collaborazione, la competizione e, ovviamente, la presenza di una moltitudine di attori.

Ecosistemi e innovazione

A questo punto ci chiediamo se anche l’innovazione ha davvero bisogno di un ecosistema per funzionare. A nostro avviso è fondamentale perché circondarsi di realtà che si muovono con i nostri stessi obiettivi e con un purpose condiviso amplifica le potenzialità di tutti, al punto che non esiste una sola collaborazione o partnership, ma un insieme di relazioni tra tanti attori diversi che porta benefici a tutto l’ecosistema.

Il principio di contaminazione è il primissimo vantaggio di un ecosistema di innovazione: avere la possibilità di scambiare competenze, esperienze e idee con altri attori dell’ecosistema permette a tutti di raccogliere e allo stesso tempo fornire valore con uno spirito di coopetizione, più che competizione.
L’insieme di valori è quindi condiviso da tutti gli attori dell’ecosistema (quelli che noi chiamiamo “agenti del cambiamento”) e questo fa sì che realtà che hanno obiettivi simili si attraggano tra di loro anche allo scopo di fare massa critica e ottenere un impatto sulle comunità in cui risiedono che da soli non avrebbero potuto perseguire.

Quali sono gli step per costruire un ecosistema?

  1. Per prima cosa è fondamentale concentrarsi sul motivo per cui vogliamo creare un ecosistema, gli obiettivi che vogliamo raggiungere, i valori che vogliamo trasmettere. Tutto ciò, unito ai benefici e le opportunità in gioco, costituisce il vero purpose con il quale nasce il nostro ecosistema di innovazione, purpose che deve essere condiviso tra tutti gli attori coinvolti.
  2. Una volta messe a terra le basi del nostro ecosistema, dobbiamo capire quali stakeholder coinvolgere e per quale motivo, rispondendo alle domande: “Chi può aiutarmi a raggiungere il mio purpose? Perché? Quali sono i valori che queste realtà condividono con la mia azienda?”
  3. Per ciascuno degli stakeholder individuati è poi necessario porre le basi per una giusta contaminazione definendo come questi possano supportare l’ecosistema. Si definiscono allora dei risultati chiave che vogliamo ottenere, le risorse messe in campo da ogni attore dell’ecosistema e le tempistiche per tracciare una vera e propria roadmap da condividere con tutti i partner.
  4. Arrivati a questo ultimo step possiamo unire tutti i puntini e comporre il nostro ecosistema di innovazione in un unico framework che possa rappresentarlo.

L’esercizio è utilissimo per impostare la propria strategia basata sulla creazione di un ecosistema condiviso e potrebbe sembrare di semplice applicazione. Di sicuro mettere nero su bianco tutti gli step è una attività di fondamentale importanza, ma costituisce solo il primo passo verso la realizzazione.
Si tratta di un processo lungo e tortuoso che, in un primo momento, può essere guidato da facilitatori esterni all’organizzazione per beneficiare anche di un punto di vista esterno e distaccato rispetto alla propria realtà aziendale.

Se sei arrivato fin qui potrai ora spingerti in questo percorso di evoluzione della tua organizzazione, sperimentando ciò che più è adattabile alla tua realtà aziendale. Non esiste una formula magica per innovare che sia valida per tutti, ma esistono degli strumenti che ti permettono di creare il tuo framework di innovazione partendo da best practice e suggerimenti di chi, come noi, si sta impegnando nella divulgazione del proprio know-how.

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