Il 24 gennaio i deputati, i senatori e i delegati regionali inizieranno a votare per l’elezione del successore di Sergio Mattarella al Quirinale: ecco le regole previste nell’Aula della Camera.
Il voto si avvicina: il 24 gennaio la Camera in seduta comune, con l’aggiunta dei delegati regionali, si riunirà per l’elezione del presidente della Repubblica. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito le regole che si seguiranno durante le votazioni con alcune importanti novità dettate dall’emergenza Covid.
Il numero di parlamentari presenti all’interno dell’Aula sarà limitato durante la votazione: potranno esserci al massimo 200 tra deputati e senatori. A decidere chi resterà in Aula sarà ogni singolo gruppo parlamentare che sceglierà i suoi rappresentanti (in numero proporzionato alla composizione dei gruppi).
Nelle tribune potranno accedere - senza contingentamenti per gruppo - 106 votanti tra delegati regionali e parlamentari. Per quanto riguarda le operazioni di voto vero e proprio i votanti presenti all’interno dell’Aula di Montecitorio potranno essere al massimo 50 per volta. Vediamo tutte le regole della votazione per l’elezione del nuovo capo dello Stato.
Quando si vota: le date e le tempistiche
Le votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica inizieranno il 24 gennaio alle ore 15. In teoria dovrebbe essere prevista una sola votazione al giorno. Non si esclude però la possibilità di una seconda votazione nella stessa giornata: in tal caso tra le due votazioni deve passare almeno un’ora e mezza per la sanificazione e il ricambio dell’aria tra i due voti.
Per quanto riguarda la votazione si stima che i 50 votanti possano impiegare circa 11 minuti, poi escono e si va avanti con gli altri 50. Quindi si ipotizza che ogni votazione, tra le fasi di voto vero e proprio e lo spoglio, duri circa 4 ore e mezza.
L’accesso all’Aula per l’elezione del capo dello Stato
L’accesso all’Aula di Montecitorio degli elettori avverrà dall’ingresso del lato sinistro e per fascia oraria: potranno entrare 50 elettori per volta, non di più. Ai 200 parlamentari in Aula contemporaneamente si potranno aggiungere i 106 presenti sulle tribune (compresi i delegati regionali). L’uscita avverrà dal lato destra, quello della buvette del Transatlantico.
Dove si vota: addio ai catafalchi
Per la votazione nell’Aula verranno allestite quattro cabine, ma non saranno i classici catafalchi, quelli utilizzati per le elezioni del presidente della Repubblica dal 1992 a oggi. Le cabine utilizzate saranno diverse dal solito per accorgimenti legati al Covid: si ipotizza, per esempio, l’utilizzo di una luce ultravioletta. Verrà garantita nelle cabine non solo la sicurezza sanitaria ma anche la segretezza del voto.
La votazione dei positivi al Covid
Un tema rimasto in sospeso è quello della votazione per gli elettori positivi e in quarantena. La questione è stata posta soprattutto da Fratelli d’Italia che chiede di far votare anche i contagiati dal Covid. Contrari sembrano essere Pd e Italia Viva mentre Forza Italia chiede di inviare i funzionari delle prefetture a raccogliere il voto dei positivi a domicilio. Proposta sostenuta anche dalla Lega.
Le regole per il giuramento del nuovo presidente della Repubblica
Per la cerimonia di giuramento del nuovo presidente della Repubblica, successore di Sergio Mattarella, saranno ammessi in Aula tutti gli elettori. Verranno impiegati tutti i posti disponibili in Aula per i parlamentari e i delegati regionali siederanno in tribuna.
La presenza contemporanea di tutti gli elettori è possibile poiché il giuramento dovrebbe avere una breve durata, per un totale di 40-50 minuti. Per accedere, comunque, tutti gli elettori dovranno effettuare un tampone nella mattinata del giuramento: il test antigenico di terza generazione verrà svolto alla Camera e al Senato.
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