Comprare casa diventa impossibile con l’aumento di mutui e tasse

Patrizia Del Pidio

30 Ottobre 2023 - 13:24

Comprare una cosa propria diventa sempre di più un sogno impossibile a causa dei tassi dei mutui in continuo aumento e alle banche che sono più prudenti a concedere prestiti.

Comprare casa diventa impossibile con l’aumento di mutui e tasse

Il sogno di una casa di proprietà diventa sempre più impossibile per moltissimi italiani a causa della congiuntura che vede le banche sempre più prudenti nella concessione di finanziamenti, i tassi di interesse dei mutui in crescita e le tasse in aumento. A tutto questo bisogna, poi, aggiungere anche l’inflazione che non permette alle famiglie di avere una tranquillità economica e il rischio di una recessione.

Il settore immobiliare, grazie proprio a questa “tempesta perfetta” è uno dei più colpiti in questo momento, anche se aveva resistito molto bene nel periodo della pandemia. I soldi, ora, scarseggiano e a questo si deve aggiungere anche il timore di quello che riserva il futuro con i tassi di interesse che non accennano a diminuire dopo un anno davvero difficile per i mutui.

Le agenzie immobiliari rischiano una crisi non certo facile da superare, le case non si vendono anche perché le banche diventano sempre più esigenti e tentennano nel concedere prestiti. Per questo motivo sempre più famiglie scelgono la strada della locazione, mentre il sogno di una casa propria diventa quasi un’utopia.

Perché il mercato immobiliare è frenato? Il vero motivo

In questo periodo si sta dando la colpa all’aumento dei tassi di interesse dei mutui per la brusca frenata che ha subito il mercato immobiliare. Probabilmente, però, il motivo più importante perché non si vendono case e perché gli italiani non stanno acquistando va ricercato soprattutto nella maggior prudenza delle banche nel concedere i mutui.

Si parla di erogazioni che sono su livelli del 50/60% inferiori rispetto a 12 mesi fa e i timori degli istituti di credito sono legati soprattutto alla capacità di chi richiede il mutuo di poter onorare il pagamento delle rate in questo scenario economico che non appare affatto in via di miglioramento.

Niente più aumenti di tassi dalla Bce

Dopo 10 rialzi del costo del denaro consecutivi, il 26 ottobre la Bce ha deciso di dire basta alle strette attuate fino a ora. Il tasso ufficiale con i rialzi disposti è passato dallo 0% al 4,50%. Nel mese di agosto il tasso medio rilevato dalla Banca di Italia per il mutuo per acquisto prima casa era del 4,67% con condizioni che si sono certamente aggravate da allora.

L’aumento del costo del denaro, se visto in chiave storica, non è eccessivo visto che i tassi di interesse di circa un ventennio fa erano con cifre a due zeri. Quello che preoccupa adesso, però, è che le retribuzioni non aumento a fronte di aumenti in tutti i settori: di fatto il potere di acquisto dei cittadini si sta riducendo sempre di più.

Scendono le transazioni sulla prima casa

La cosa preoccupante è che, come al solito, chi è maggiormente abbiente non è stato minimamente colpito dal momento difficile dell’economia, visto che per l’acquisto di seconde case si registra una flessione di solo l’1,6% rispetto all’anno precedente.

Gli acquisti per investimenti, però, potrebbero essere frenati dalla Legge di Bilancio che a partire dal 1° gennaio 2024 prevede un aumento delle aliquote per gli affitti brevi dal 21% al 26% che si aggiunge alla limitazione per i proprietari di avere più di 3 immobili concessi con affitti brevi. Questo, ad esempio, potrebbe frenare anche gli acquisti delle case successive alla prima quando la componente è l’investimento.

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