Condono anche per debiti residui di rottamazione e stralcio: il DL Sostegni ricalcola le rate della pace fiscale

Rosaria Imparato

09/03/2021

Condono anche per i debiti residui di rottamazione ter o il saldo e stralcio: nel DL Sostegni è prevista una sanatoria a maglie larghe per svuotare il magazzino della Riscossione. In questo modo però si dovranno ricalcolare i piani di rateizzazione per chi aveva già aderito alla pace fiscale.

Condono anche per debiti residui di rottamazione e stralcio: il DL Sostegni ricalcola le rate della pace fiscale

Condono a maglie larghe previsto nel DL Sostegni: potrebbero essere interessati dalla sanatoria anche i debiti residui di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle.

La sanatoria allo studio nel nuovo provvedimento economico ha come obiettivo quello di svuotare l’ingolfato magazzino dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Non solo gli avvisi bonari delle Entrate, quindi, ma anche debiti residui di contribuenti che hanno aderito alla pace fiscale potrebbero essere stralciati.

Qualora le anticipazioni della bozza del provvedimento datata 1° marzo venissero confermate dal testo ufficiale del decreto Sostegni, andrebbero ricalcolati i piani di rateizzazione dei contribuenti che hanno aderito al saldo e stralcio o alla rottamazione.

Non solo: chi aveva già iniziato a pagare, potrebbe non vedersi restituire le somme già versate.

Condono anche per debiti residui di rottamazione e stralcio delle cartelle nel DL Sostegni

Il Fisco assume un’importanza crescente nel DL Sostegni, di cui è in circolazione una bozza datata 1° marzo. Fino all’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri e la conseguente pubblicazione in GU non è possibile fare previsioni con certezza.

Nel frattempo però appare chiara l’intenzione del nuovo Esecutivo di fare spazio nel magazzino dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: più volte il direttore Ruffini ha sollevato la questione, e forse nel DL Sostegni si è trovata una soluzione.

Oltre alla sanatoria degli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate, potrebbero entrare -parzialmente- nel maxi-condono anche debiti residui di contribuenti che hanno già aderito alla pace fiscale tramite la rottamazione ter o il saldo e stralcio delle cartelle.

La bozza del provvedimento specifica che saranno annullati in modo automatico i debiti di importo residuo fino a una soglia ancora da stabilire riferiti a carichi dell’AdeR dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Rientrano anche le cartelle comprese nelle definizioni di cui all’art. 3 del dl 119/2018 (rottamazione ter) e all’art. 1, commi 184-198, della legge 145/2018 (saldo e stralcio).

I carichi affidati all’AdeR (sia per rottamazione che per saldo e stralcio) dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 hanno potuto beneficiare dello sconto previsto, mentre quelli affidati nel 2016 e nel 2017, anche se sanati o in corso di regolarizzazione, non fanno parte di quelli compresi nella sanatoria del DL Sostegni.

Condono anche per rottamazione e stralcio delle cartelle: il DL Sostegni ricalcola le rate della pace fiscale

Le due sanatorie si intrecciano, quindi, e la conseguenza è che in moltissimi casi sarà necessario ricalcolare il debito residuo con nuovi piani di rateizzazione.

Questa sarà insomma la situazione qualora un debito verrà automaticamente cancellato nell’operazione di sanatoria/svuota magazzino.

Come sottolinea il quotidiano ItaliaOggi, restano esclusi due gruppi di debiti:

  • nel primo gruppo ci sono somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti e multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • il secondo gruppo contiene i debiti relativi alle risorse proprie tradizionali e da quelli dell’Iva riscossa all’importazione.

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