È in corso la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per presentare il nuovo Decreto Legge sul Natale. Ecco il resoconto delle sue dichiarazioni.
Giuseppe Conte in conferenza stampa: è arrivato il momento della verità su cosa potremmo fare durante le feste di Natale. Dopo una mattinata di incontri ecco arrivata la firma sul nuovo Decreto Legge con il quale il Governo ha deciso di attuare una stretta sul Natale.
In diretta da Palazzo Chigi, dove è stato firmato il Decreto Legge del 18 dicembre, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte risponde alle domande dei giornalisti e fa chiarezza su quali sono le regole e le restrizioni introdotte appositamente per le feste di Natale e Capodanno.
Secondo il Governo era necessario introdurre nuove restrizioni per il periodo di Natale in quanto è troppo alto il rischio che si ripeta quanto successo in estate, con pranzi e cene di Natale che potrebbero fare da innesco alla terza ondata.
Semmai, però, in conferenza stampa il Presidente del Consiglio dovrà dare risposta del perché “chiudere tutto” nei mesi scorsi non è servito per “passare un Natale più sereno”.
C’è un altro aspetto, inoltre, che dovrà essere affrontato da Giuseppe Conte in conferenza stampa: stiamo parlando dei ristori per quelle attività che dovranno chiudere nei giorni di festa. Il Premier dovrà dare una risposta convincente, poiché altrimenti per molte imprese questo rischia di essere il Natale peggiore di sempre.
Se non sapete dove vedere la conferenza stampa di Giuseppe Conte potete cliccare qui, dove trovate lo streaming della diretta da Palazzo Chigi.
Di seguito trovate la diretta punto per punto, con tutte le dichiarazioni più importanti del Presidente del Consiglio riguardo alle nuove regole per il Natale.
Conferenza Conte sul nuovo Decreto Legge: quale decisione è stata presa?
Durante la conferenza stampa viene fatta chiarezza sulla decisione presa per scongiurare assembramenti durante le feste.
L’ipotesi più accreditata è quella che prevede tutta l’Italia in zona rossa - con la chiusura quindi di bar, ristoranti e negozi - nei giorni del 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, come pure l’1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, e una zona arancione nelle giornate che vanno dal 28 al 30 dicembre, come pure il 4 gennaio.
Sono probabili delle deroghe sugli spostamenti: ad esempio, dovrebbe essere consentito di invitare due persone a casa, senza contare gli Under 14.
Su questi, e su altri temi come quello sui controlli, sta rispondendo Giuseppe Conte in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni a riguardo.
- “Le misure oggi introdotte hanno funzionato, ma la situazione rimane difficile, in tutta Europa”.
- C’è molta preoccupazione per un’impennata della curva dei contagi nel periodo natalizio. È arrivato un verbale dove si legge preoccupazione per gli assembramenti. Serve intervenire per rafforzare le misure necessarie per affrontare le feste di Natale.
- Approvato un Decreto Legge e non un DPCM.
- Zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi.
- Vietati spostamenti se non per motivi di lavoro, salute e necessità.
- Si possono ricevere fino a due persone non conviventi che possono portare con sé figli minori di 14 anni, oppure persone con disabilità o persone non autosufficienti;
- chiudono negozi, centri estetici, bar e ristoranti. Aprono supermercati e negozi di beni alimentari e di prima necessità;
- Zona arancione nei giorni feriali. Ci si può spostare solamente all’interno del Comune.
- Sono permessi spostamenti dai Comuni fino a 5mila abitanti ma entro un massimo di 30 km;
- Comprendiamo il sacrificio economico e quindi prevediamo dei nuovi ristoro.
- Ci sarà un nuovo pagamento di un contributo a fondo perduto per bar e ristoranti. Questi riceveranno quanto già erogato con il precedente Decreto Ristori;
- Sarà previsto un altro Decreto Ristori a gennaio per aiutare le altre attività.
- Abbiamo l’urgenza di completare il confronto all’interno della maggioranza. Dobbiamo recuperare le ragioni di coesione; non possiamo tollerare incertezze. Nei prossimi giorni avremo dei contenuti sul tavolo e andremo a definire una lista di priorità. Dobbiamo dire al Paese dove dobbiamo andare.
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