Conguaglio 2021 nella busta paga di dicembre: arriva il momento di calcolare l’IRPEF dovuta. Perché il netto è più basso? Ecco cosa stai pagando.
Conguaglio 2021, busta paga di dicembre influenzata dal calcolo dell’IRPEF dovuta nell’anno.
Nella busta paga relativa alle competenze del mese di dicembre 2021, consegnata a gennaio 2022, molti lavoratori dipendenti dovranno fare i conti con un netto più basso: perché?
Il motivo è legato alle operazioni di conguaglio di fine anno 2021, che non interessano solo l’IRPEF ma anche i contributi INPS. Il datore di lavoro è infatti tenuto ad effettuare il calcolo dell’imposta e della contribuzione effettivamente dovuta sulla base delle somme corrisposte nel corso dell’anno.
Se già si pagano mensilmente, perché alla fine dell’anno vengono addebitate nuove tasse sugli stipendi? È questa la domanda che si pongono in molti.
Se da un lato a dicembre è stata la tredicesima a far aumentare le entrate del mese, già nella busta paga relativa alle competenze di novembre, ma nella maggior parte dei casi quella di dicembre, molti lavoratori dovranno fare i conti con uno stipendio più basso.
Quali sono le imposte dovute e per quale motivo la busta paga di dicembre è piena di tasse? Cerchiamo di capirci di più e vediamo come funziona il conguaglio IRPEF 2021.
Conguaglio 2021 nella busta paga di dicembre: cos’è?
Per cercare di chiarire il perché delle trattenute nella busta paga di dicembre 2021 è bene definire cos’è il conguaglio IRPEF.
Alla fine di ogni anno, ed in ogni caso entro il termine del 28 febbraio dell’anno successivo, il datore di lavoro che opera come sostituto d’imposta (l’Inps per i pensionati) deve calcolare il totale esatto di imposte e contributi che ciascun contribuente è tenuto a pagare.
Il calcolo dell’IRPEF dovuta, così come di addizionali regionali e comunali e di eventuali detrazioni da lavoro dipendente o per carichi di famiglia spettanti possono essere effettuati in maniera esatta soltanto alla fine dell’anno, quando è possibile conoscere con certezza i redditi effettivamente percepiti nell’anno.
Durante l’anno il datore di lavoro detrae dal reddito erogato al proprio dipendente le imposte presunte, sulla base del reddito complessivo che dovrebbe esser percepito, usando molto spesso come parametro di riferimento quanto percepito nell’anno precedente.
In sostanza, il conguaglio 2021 nella busta paga di dicembre viene effettuato dal datore di lavoro nel caso in cui siano state versate, durante l’anno, imposte in misura inferiore a quanto effettivamente dovuto.
La procedura prevede che sia il datore di lavoro (o l’Inps) ad effettuare il conguaglio fiscale, riversando successivamente al Fisco l’importo.
Cosa sto pagando con il conguaglio fiscale 2021?
Con il conguaglio fiscale in busta paga i lavoratori dipendenti e pensionati pagano, semplicemente, quelle che sono le tasse effettivamente dovute.
Il ricalcolo che viene effettuato riguarda ad esempio i contributi Inps, l’IRPEF dovuta comprensiva di addizionali regionali e comunali e si ricalcolano eventuali detrazioni fiscali spettanti.
Se per la retribuzione del mese di dicembre verrà consegnata la cosiddetta “busta paga pesante” vuol dire che nell’anno sono state pagate meno tasse di quanto dovuto e che quindi è stata effettuata la trattenuta fiscale di fine anno sui redditi effettivamente percepiti.
Una sorpresa ancora più amara per chi alla fine dell’anno e in base ai redditi percepiti risulta essere tra i contribuenti costretti a restituire in tutto o in parte il bonus di 100 euro.
Credito IRPEF in busta paga
Non per tutti il conguaglio Irpef di dicembre è una brutta sorpresa: nel caso in cui nel corso dell’anno siano state pagate più imposte di quanto dovuto, verrà erogato di diritto il rimborso fiscale.
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