Consiglio d’Europa boccia il gruppo parlamentare di Lega, AfD e RN

Mario D’Angelo

24/05/2019

Il Consiglio d’Europa ha deciso di non riconoscere il gruppo all’Europarlamento composto da Lega, Alternative fur Deutschland, Rassemblement National e altri partiti sovranisti

Consiglio d’Europa boccia il gruppo parlamentare di Lega, AfD e RN

Il Consiglio d’Europa ha bocciato la creazione del gruppo europarlamentare fra partiti nazionalisti Nuovi Democratici Europei/Europa delle Nazioni e delle Libertà. Il gruppo, che riunisce i partiti sovranisti e di estrema destra del Continente, ha nella Lega di Matteo Salvini e nel Rassemblement National di Marine Le Pen i punti cardine. La notizia arriva dopo il crollo del PVV alle elezioni europee in Olanda.

Consiglio d’Europa non riconosce NDE/ENL

Il Consiglio d’Europa, lo ricordiamo, non è un organo dell’UE, e i suoi pareri non sono vincolanti: semplicemente il bureau non riconoscerà il gruppo parlamentare. Il CdE, nonostante sia un organismo esterno, è tuttavia il maggiore rappresentante della difesa dei diritti umani in Europa, e riunisce 300 politici da 47 Stati, fra cui anche Turchia e Russia. Il parere è stato approvato a larghissima maggioranza.

Non sono ancora note le ragioni ufficiali di questa decisione. La notizia è stata data direttamente dall’account Twitter del Consiglio d’Europa: “Il bureau dell’assemblea oggi ha deciso di non riconoscere la formazione del nuovo gruppo politico dei Nuovi Democratici Europei/Europa delle Nazioni e delle Libertà”. La richiesta di riconoscimento del gruppo era stata fatta l’anno scorso.

I nazionalisti europei nel gruppo NDE

I gruppi politici sono una componente essenziale affinché le varie posizioni transnazionali godano della giusta rappresentanza in Parlamento Europeo. Guidato dall’austriaco Martin Graf del partito di estrema destra FPOe, il NDE/ENL unisce i partiti nazionalisti di Austria, Belgio, Francia, l’AFD della Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito. Si tratta di partiti prevalentemente euroscettici, che supportano la linea dura sull’immigrazione.

Parlando all’Ansa, il presidente del gruppo socialista e membro del Consiglio Frank Schwabe ha detto che il bureau ha stabilito che “molti dei suoi membri, non solo uno o due, hanno espresso, in particolare sui social media, posizioni che non sono in linea con i valori del Consiglio d’Europa”. Sunna Aevarsdottir, parlamentare del Pirate Party, si è detta “fiera” della decisione, e che “l’odio e l’intolleranza non abitano all’Assemblea”.

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