Quali rischi per correntisti, risparmiatori e debitori se la banca viene commissariata o sottoposta ad amministrazione giudiziaria? Tutto quello che c’è da sapere dopo il caso shock di Banca Progetto.
Cosa succede al conto corrente, al conto deposito o al mutuo se la banca viene commissariata? Il caso di Banca Progetto fa tremare migliaia di clienti che hanno sottoscritto le offerte di finanziamento e di risparmio a partire dal 2015. L’istituto di credito, recentemente passato di proprietà dal fondo americano Oaktree (lo stesso che ha acquistato l’Inter) a Centerbridge Partners, è accusato dalla Dda (direzione distrettuale antimafia) di aver “erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali”, come si legge nella nota della procura.
Non è la prima volta che una banca viene commissariata: dal 1987, il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FIDT) è intervenuto 16 volte per garantire ai depositanti l’accesso ai propri fondi, attraverso interventi di sostegno, cessione di attività e passività o rimborso dei depositi.
Ma allora non ci sono conseguenze per i titolari di conto corrente, conto deposito, mutuo o prestito? Non proprio. Ecco cosa succede quando una banca viene commissariata e cosa devono aspettarsi i clienti.
Cosa significa che una banca è commissariata
Il commissariamento di una banca (o di una società di investimento, SGR o SICAV) è un provvedimento che determina la sospensione dei suoi amministratori. In caso di gravi irregolarità nell’amministrazione, violazioni delle disposizioni legislative o situazioni di pericolo per i clienti, la Consob, sentita la Banca d’Italia, può disporre la rimozione degli organi amministrativi e la nomina un commissario incaricato di gestire la società.
Il commissariamento di una banca non implica necessariamente il fallimento o la chiusura della società. La banca non interrompe la sua operatività e non prevede il congelamento dei fondi.
Nel caso di Banca Progetto, tuttavia, non si tratta di commissariamento ma di amministrazione giudiziaria, istituto giuridico previsto dall’art. 24 del Dl 306/1992, convalidato dalla legge n. 356/1992 e oggi disciplinato dall’art. 34 del Codice antimafia, integralmente riscritto dall’art. 10 della Legge 161/17. Attraverso questo intervento, di carattere preventivo, il Tribunale di Milano intende sottrarre all’infiltrazione criminale un’azienda che genera utili, garantendo la stabilità e la protezione degli interessi dei clienti.
Conto corrente, conto deposito o mutuo, cosa fare se la banca è commissariata?
Sebbene Banca Progetto abbia precisato in una nota di non essere commissariata, ma in amministrazione giudiziaria, la tensione tra correntisti e clienti resta alta.
Attualmente la banca non presenta problemi di liquidità, pertanto l’operatività dovrebbe continuare. Questo significa che i servizi bancari, come conti correnti, conti deposito, prestiti e mutui restano operativi, senza modifiche né restrizioni immediate.
In particolare, i titolari del Conto Key e Conto Progetto sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che garantisce fino a 100.000 euro per ciascun depositante. Questo significa che, anche in caso di crisi più grave, i risparmi dei clienti vengono tutelati e rimborsati fino a questo importo.
Tale scenario (attualmente non contemplato) potrebbe verificarsi nel caso di liquidazione coatta amministrativa della banca: in questo caso il FITD rimborsa i depositanti entro 7 giorni lavorativi dalla data del provvedimento di liquidazione, senza alcun costo e senza richiesta da parte del cliente.
Per capire meglio cosa può accadere al conto corrente, conto deposito o mutuo se la banca è commissariata, analizziamo il caso di Smart Bank, commissariata alla fine del 2023 per gravi irregolarità. La banca fintech, nata nel 2022 dalle ceneri di Banca del Sud, proponeva un conto deposito vincolato a 5 anni con rendimento fino all’8,25%.
Nonostante il commissariamento, mediante la nomina di due commissari per assicurare la continuità operativa, i clienti hanno continuato a utilizzare i servizi della banca, ricevendo anche gli interessi previsti dai contratti.
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