Coronavirus, anticorpi persistono nell’organismo per oltre 6 mesi

Mario D’Angelo

25/12/2020

Un nuovo studio rivela quanto persistono gli anticorpi nell’organismo dopo la guarigione dal Covid-19

Coronavirus, anticorpi persistono nell’organismo per oltre 6 mesi

Gli organismi di coloro che sono stati infettati dal coronavirus, ancora oggi, hanno ancora gli anticorpi. Lo afferma un nuovo studio dell’Istituto Nazionale di Salute e Benessere finlandese (THL) condotto su oltre 1.000 adulti che dal marzo scorso sono risultati positivi.

Quanto dura l’immunità da Covid-19?

Sin dallo scoppio della pandemia un anno fa, una delle domande più importanti sulla malattia è stata: ci si può ammalare due volte di Covid-19?

Ormai è chiaro che questa è una possibilità: in questi mesi di frequente si è sentito di persone che hanno sconfitto il coronavirus due o persino tre volte. La questione, a questo punto, non è se sia possibile essere contagiati due volte dallo stesso virus, ma quanto durano gli anticorpi.

Secondo un recente studio finlandese, la durata nella maggior parte dei casi è di almeno 6 mesi. La scoperta sull’immunità naturale aggiunge ottimismo su quella di lungo termine che forniranno i vaccini.

La ricerca è stata effettuata dall’autorità sanitaria finlandese, la THL, che ha monitorato i dati di 1.000 individui adulti che sono risultati positivi al coronavirus negli ultimi sei mesi.

Ad oggi, anticorpi sono stati trovati nel 90% dei campioni esaminati. Non è stato comunicato, tuttavia, in quanti casi la quantità di anticorpi fosse effettivamente sufficiente a proteggere da una nuova infezione.

La capo ricercatrice della THL Merit Melin ha detto che “il fatto che gli anticorpi durano così tanto tempo su una grande percentuale di coloro che sono stati infettati è una scoperta incoraggiante”.

La scoperta sugli anticorpi neutralizzanti indica una protezione più a lungo termine contro le reinfezioni”, ha spiegato Melin.

La nostra scoperta che gli anticorpi anti Covid-19 persistono nella maggior parte delle persone a più di 6 mesi dall’infezione aumenta l’ottimismo anche in relazione alla protezione a lungo termine fornita dai vaccini”, ha aggiunto il ricercatore Arto Palmu.

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