Coronavirus, in Lombardia doppia epidemia: da gennaio circolano due tipologie di virus

Martino Grassi

10/07/2020

La Lombardia è stata colpita da una doppia epidemia, nella regione si sarebbero diffusi due tipologie di coronavirus già a partire dalla seconda metà di gennaio.

Coronavirus, in Lombardia doppia epidemia: da gennaio circolano due tipologie di virus

In Lombardia ci sarebbe una doppia epidemia causata da almeno due tipologie di coronavirus differenti che circolano almeno da gennaio. È quanto ha affermato, Alessandro Venturi, il presidente del policlinico San Matteo di Pavia, secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Ospedale metropolitano Niguarda di Milano e dell’IRCCS Pavese.

Secondo questa ricerca la regione della Lombardia avrebbe subito un assalto multiplo e concentrico causando 2 delle maggiori catene di trasmissione virale, localizzate in due differenti zone della regione, una a nord e una a sud. Inoltre sono almeno 2 le tipologie di coronavirus che continuano a circolare in Lombardia, quello che viene definito ceppo A e il ceppo B.

In Lombardia una doppia epidemia: lo studio

Lo studio è stato condotto basandosi su metodi statistici, analizzando le sequenze genomiche virali da circa 350 pazienti raccolte dai tamponi effettuati nel periodo compreso tra il 22 febbraio e il 4 aprile 2020, il momento in cui l’epidemia era nel suo momento di massima diffusione nel nostro Paese.

Da questa analisi è arrivata la conferma che il virus ha iniziato a circolare in Lombardia dalla seconda metà di gennaio. Questa informazione viene avvalorata dalla stima della sieroprevalenza degli anticorpi neutralizzanti, che si sviluppano dopo aver sconfitto il virus che ha causato nell’infezione, nei donatori di sangue provenienti dal Lodigiano. Questa analisi è stata in grado di stimare la diffusione dell’infezione e d’identificare 5 persone che mostravano tracce di coronavirus nel periodo compreso tra il 12 e il 17 febbraio. Considerando che gli anticorpi neutralizzanti vengono sviluppati dopo 3/4 settimane dopo essere stati infettati è possibile quindi ipotizzare facilmente che il virus fosse già presente circa un mese prima, quindi nella seconda metà di gennaio.

Il coronavirus è presente in Lombardia da gennaio

Da questo studio, il più approfondito mai svolto all’interno della Lombardia emerge “inequivocabilmente che il Coronavirus è entrato in Lombardia prima di quel che si pensasse in origine e, soprattutto, lo ha fatto con assalti multipli e concentrici di ceppi virali diversi, in luoghi diversi, ma in tempi molto vicini tra loro”.

Inoltre appare chiaro che in Lombardia vi siano almeno 2 ceppi di coronavirus, che circolano da gennaio, come spiega Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di virologia molecolare del San Matteo e professore dell’università di Pavia:

“Quando è stato riscontrato il primo caso a Codogno, in una forma leggermente diversa, lo stesso era già presente nella zona nord (includente Alzano e Nembro)”

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