Il coronavirus si è indebolito, ma non si esclude il rischio di una seconda ondata di contagi. Sarà davvero così? Per alcuni esperti no, anzi la fine dell’emergenza è molto vicina.
Secondo alcuni dati il coronavirus si è indebolito, e potremmo essere molto vicini alla fine dell’emergenza. Un’affermazione che fa tirare un sospiro di sollievo mentre incombe il timore di una seconda ondata di contagi dovuta alle riaperture e agli assembramenti da movida post-lockdown.
A offrirci una visione più ottimistica sono la virologa Ilaria Capua, direttrice l’Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida, e Francesco Le Foche, primario di immuno-infettivologia al day hospital del Policlinico Umberto I di Roma. Secondo loro è molto improbabile che possa presentarsi di nuovo un’emergenza sanitaria grave come quella registrata i mesi scorsi.
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Come fermare una seconda ondata
Durante un’intervista alla trasmissione Di Martedì su La7, Ilaria Capua è intervenuta parlando della possibilità di una seconda ondata di contagi in Italia e su cosa dovremmo aspettarci. La virologa, dopo aver additato i treni lombardi come luogo in cui il virus ha proliferato, ha spiegato che, affinché si scateni di nuovo è necessario che trovi “terreno fertile” che gli permetta di diffondersi liberamente, come è già accaduto a partire da dicembre 2019.
Se non ci sarà una seconda ondata di contagi, però, dipenderà molto anche da noi. Comportamenti sbagliati, ma anche la ripresa delle attività, possono infatti facilitare una ricomparsa del virus. Ma Capua garantisce che continuando a rispettare le giuste misure di contenimento, come lavarsi le mani e tenere la distanza di sicurezza che impedisce al virus di diffondersi da un individuo infetto a uno sano, “potrebbe anche non esserci una seconda ondata”. La virologa conclude poi affermando che non sarà il caldo a fermare il virus, ma la nostra capacità di frenare il motore che lo alimenta: “dobbiamo difenderci bene”.
Le Foche: “La fine della pandemia è vicina”
A fare eco alle parole di Capua è l’immunologo Francesco Le Foche. Per il medico siamo molto vicini alla fine della pandemia, anche se il virus è ancora in circolazione. Resta importante dunque mantenere comportamenti responsabili.
Secondo l’immunologo però il comportamento degli italiani “è stato perfetto”, al punto che il recente fenomeno della movida nelle città potrebbero non incidere moltissimo sulla fase della pandemia. Le Foche conferma inoltre che dopo il lockdown la quantità di virus in circolazione si è ridotta enormemente e che anche per questo abbia perso parte della sua carica virale.
La fine dell’emergenza dunque si potrebbe verificare anche prima dell’arrivo di un vaccino, che rimane un passo indispensabile per la lotta alla malattia.
E anche su un’eventuale seconda ondata in autunno, Le Foche appare ottimista poiché tante ormai sono state le scoperte in merito al coronavirus: “non mi preoccupa una seconda ondata” conclude Le Foche.
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