Cos’è GSI, la coalizione anti Stati Uniti voluta dalla Cina

Giorgia Bonamoneta

28 Maggio 2022 - 13:51

La Cina punta a riunire tutti i Paesi anti Stati. Uniti. La GSI è solo l’ultima iniziativa diplomatica che punta a questa direzione. Ecco cos’è e chi sono i membri.

Cos’è GSI, la coalizione anti Stati Uniti voluta dalla Cina

La Cina sta per lanciare una nuova visione mondiale da contrapporre a quella degli Stati Uniti. Si tratta della GSI, ovvero la Global Security Initiative, una coalizione di più Paesi che vogliono contrastare l’egemonia statunitense e Nato. Alla base dell’iniziativa cinese ci sarebbe la non interferenza degli Stati Uniti e, fin dalla sua nascita, ha visto interessarsi sempre più Paesi, dall’India alla Russia, fino a Cuba, Pakistan e diversi altre nazioni considerate in “via di sviluppo”.

Da tempo la Cina punta gli occhi e gli interessi nei Paesi “in via di sviluppo”, nei quali investe con grandi opere di ingegneria, compresi i tanto discussi porti commerciali utili al commercio cinese, distribuiti tanto in Africa quanto in Europa. La GSI potrebbe rappresentare la via diplomatica, dopo quella commerciale, per dare al mondo una nuova visione.

L’iniziativa del GSI è iniziata ufficialmente ad aprile, dopo l’invasione dell’Ucraina, ma secondo le fonti del Financial Times la pianificazione è precedente e risale almeno al 2014-2016. La guerra iniziata dalla Russia ha solo reso più urgente stringere alleanze e accordi con gli altri Paesi, soprattutto ora che l’amministrazione Biden non si fa problemi a parlare di riposta militare in caso di interesse cinese su Taiwan.

Cos’è GSI: il progetto cinese per isolare gli Stati Uniti

Nell’ultimo secolo l’egemonia degli Stati Uniti si è andata a consolidarsi dopo ogni conflitto mondiale, un controllo che non è solo politico, ma anche culturale ed economico. Le sfere di influenza che si sono fatte a lungo la guerra fino alla caduta del muro di Berlino, sembra che possano rinascere sotto una nuova guida. Questa volta niente più Urss vs Usa, ma Cina contro gli Stati Uniti. Non si tratta di un conflitto armato, ma di un’arma diplomatica per palesare agli Stati Uniti quanto il loro approccio di politica estera abbia spinto molti Paesi a provare rancore nei suoi confronti. Inoltre una coalizione composta dai Paesi anti-Usa è un modo per trovare alleati.

Così la Global Security Initiative è un’iniziativa per la creazione di un nuovo ordine di sicurezza mondiale alternativo alla Nato e, allo stesso tempo, è figlio della Cina. Il “nuovo ordine mondiale” (per usare un termine più noto ai complottisti che agli storici) viene promosso e capitanato dalla Cina. I principi politici alla base della GSI potrebbero essere riassunti tutti in due punti fondamentali: la non interferenza degli Stati Uniti negli affari degli altri Paesi e il rancore contro l’egemonia Usa.

I Paesi nella GSI: chi sono e cosa vuole la Cina

Per il Financial Times l’obiettivo della Cina è semplice: allargare il cerchio degli alleati. Per farlo serve un nemico comune, come sempre e gli Stati Uniti sono perfettamente nella parte. Tian Wenlin, professore di relazioni internazionali alla Renmin University di Pechino, ha spiegato che l’ordine mondiale dell’Occidente è barbaro e sanguinario. Per quanto sia tutto l’Occidente ad avere tale scure sulle spalle, il dito è puntato contro gli Stati Uniti, perché è il Paese che trascina gli altri nelle guerre che vuole combattere per motivi economici e di immagine.

Proprio come Taiwan. La notizia del GSI ha iniziato a circolare in seguito alla provocazione del presidente americano Joe Biden che, interrogato sull’isola di Taiwan e gli interessi cinesi, ha risposto che “se proveranno (Ndr. la Cina) a prendere Taiwan con la forma, reagiremo”. Per la Cina è essenziale delegittimare il ruolo globale degli Stati Uniti, dice Taylor Fravel, direttore degli studi di sicurezza al MIT, perché solo così può attuare il piano di creazione di una nuova sfera di influenza. Un nuovo equilibrio mondiale, capitanato questa volta dalla Cina e non dall’Urss o dagli Stati Uniti. Per farlo ha intrapreso quell’enorme disegno di investimenti globali in tutti i paesi in via di sviluppo e ora si sta muovendo per la creazione di un’alleanza, come una moderna lega di Delo, sul quale avere una forte influenza decisionale.

I membri della GSI al momento sono gli alleati di sempre, quelli del raggruppamento Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) e Uruguay, Nicaragua, Cuba e Pakistan. Tra gli interessati invece risultano anche Filippine, Uganda, Somalia e Kenya, dove la propaganda pro GSI e anti-Usa sta prendendo piede tra i politici e sui media tradizionali e non.

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# Guerra

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