Coronavirus e crisi economica: famiglie e imprese chiedono un ulteriore sforzo allo Stato. Ecco quali aiuti potrebbero arrivare a breve.
Crisi economica: quali aiuti in arrivo per famiglie e imprese? Come già anticipato il Governo sembra aver ormai deciso per una proroga della serrata, con le misure restrittive che dovrebbero restare in vigore fino al 18 di aprile.
Una decisione che impedirà la ripresa di diverse attività lavorative, per le quali urgono assolutamente delle nuove garanzie visto che quelle previste dal Decreto Cura Italia di “marzo” sono inadeguate per far fronte ad un altro mese - o poco meno - di sospensione. Allo stesso tempo si dovrà riconoscere un sostegno economico anche a tutte quelle famiglie che hanno subito un calo considerevole del reddito e che in questi giorni hanno difficoltà persino ad acquistare beni di prima necessità.
È vero che grazie all’ultimo provvedimento del Governo i singoli Comuni potranno distribuire beni di prima necessità o buoni spesa alle famiglie in difficoltà economica, ma ciò potrebbe non essere sufficiente per evitare lo scoppio di tensioni sociali.
Una situazione che il Governo intende assolutamente evitare ed è per questo che sta già pensando ad una serie di aiuti e sostegni economici da introdurre con il prossimo Decreto Cura Italia in arrivo ad aprile. Vediamo quali potrebbero essere - secondo le ultime indiscrezioni in merito - i provvedimenti adottati per far fronte a questa situazione di emergenza.
Cosa farà il Governo per le imprese
Il 3 aprile, quindi, non ci sarà alcun allentamento del lockdown: presto, infatti, il Governo dovrebbe annunciare il prolungamento delle misure restrittive per altri 15 giorni. Non ci saranno imprese che potranno riprendere la loro attività; potranno andare avanti solamente le attività essenziali, così come previsto dal decreto del 25 marzo 2020.
Alle imprese che hanno sospeso le attività il Governo riconoscerà dei nuovi aiuti con il Decreto Cura Italia di aprile, per il quale si spera di stanziare almeno 30 miliardi di euro (ma ciò dipende anche dal prosieguo delle discussioni con l’Unione Europea).
Come prima cosa verrà rivisto il meccanismo della cassa integrazione, con un’estensione del provvedimento (bisognerà anche tener conto che rispetto al Decreto Cura di marzo ci sono state altre imprese che hanno dovuto sospendere la loro attività).
Sempre per le imprese ci sarà un potenziamento degli ammortizzatori sociali, di cui parleremo meglio di seguito, così come una sospensione del pagamento di tasse e contributi per i prossimi due mesi di attività, quindi almeno fino a maggio 2020. Un provvedimento che però dovrebbe riguardare solamente le aziende che non hanno un fatturato elevato (si parla di 10 milioni di euro) e che possono dimostrare di aver subito un calo rilevante proprio a causa del Coronavirus.
Ma il Governo intende muoversi anche in un’altra direzione, puntando ad agevolare l’apertura di linee di credito con le banche. Ad esempio, si pensa all’istituzione di un apposito fondo di garanzia così da incentivare l’erogazione di prestiti alle aziende in difficoltà.
Cosa farà il Governo per le famiglie
Per i lavoratori e le loro famiglie nelle ultime settimane si era fatta strada l’ipotesi di un reddito di cittadinanza allargato, così da includere anche quei nuclei familiari che nei mesi scorsi non avevano alcuna necessità di un sostegno salvo poi trovarsi in una situazione di profonda difficoltà vista la crisi economica derivata dal contagio del Coronavirus.
Un’ipotesi però smentita dal Ministro dell’Economia Gualtieri, il quale ha annunciato una nuova misura di sostegno per il reddito che verrà introdotta appositamente per questa situazione di emergenza. Ed è proprio per questo motivo che verrà denominata “reddito di emergenza” e verrà riconosciuta a tutte le famiglie di quei lavoratori che in questi mesi hanno subito una perdita del lavoro o anche una contrazione del fatturato per la propria attività. Una misura che andrà ad interessare anche i “naspisti” (ovvero coloro che hanno da poco smesso di percepire l’indennità di disoccupazione) e coloro che lavorano in nero.
Resta da capire quale sarà l’importo: Gualtieri ha spiegato che l’intenzione del Governo è di andare oltre ai 600,00€ riconosciuti a marzo, non fornendo altri dettagli in merito. Le ultime indiscrezioni ci dicono che - così come per il reddito di cittadinanza - la base di partenza saranno 780,00€, ma al momento si tratta solamente di supposizioni.
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