È l’estate delle polemiche per Andrea Giambruno, che nel suo programma si è lasciato andare a espressioni facilmente criticabili. Cosa ha detto?
Il giornalista Andrea Giambruno è finito al centro dell’ennesima polemica per una sua frase in merito alle vittime di violenza. La frase-polemica pronunciata da Andrea Giambruno in televisione vede la vittima trovare il “lupo” (ovvero il suo aggressore) perché si è messa nella condizione di trovarlo. “Se eviti di ubriacarti eviti di incorrere in determinate problematiche e che il lupo lo trovi”, per usare il dettato originale.
Giambruno non è nuovo a frasi da polemica facile, servite su un piatto d’argento. Più volte nella sua trasmissione è inciampato in temi caldi: dalla violenza di genere al clima. Il problema con le affermazioni di Giambruno sembra essere che ogni volta le deve rispiegare. Lo schema, come scriveva anche Gabriele Bartoloni su la Repubblica, sembra essere: spararla grossa e poi cercare, senza successo, di chiarire il punto.
Cosa ha detto Giambruno di così problematico da scatenare una polemica che va avanti da una settimana?
Tutte le frasi problematiche di Andrea Giambruno spiegate
Per Andrea Giambruno è stata un’estate ricca di polemiche e si potrebbe credere che è stato preso di mira se non fosse che è stato lui stesso a infilarsi in temi caldi con frasi avventate. Ormai siamo nell’era del Giambruno Gate e la stessa Giorgia Meloni ci aveva avvertito: “Ho un nemico in casa”, aveva detto.
Ingenuamente il pubblico avevano pensato si riferisse al suo orientamento politico meno tendente a destra, ma no; Meloni probabilmente faceva riferimento alle uscite del compagno. Ogni frase-polemica del giornalista finisce ripresa dalle testate nazionali e internazionali e criticata aspramente sui social.
La frase-polemica sui lupi e la violenza di genere
Andrea Giambruno, nel suo programma, in merito allo stupro di gruppo avvenuto a Palermo ai danni di una 19enne ha commentato che (28 agosto 2023):
è verissimo che tu non debba essere violentata perché è una cosa abominevole. Però se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto, magari non incorri in quel pericolo.
E ancora:
Certo che se tu vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti. Certamente, questo è assodato. Non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento o di inciampo. Però se eviti di ubriacarti o perdere i sensi magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche e poi rischi che il lupo lo trovi.
Sarà proprio sul “lupo” che si concentreranno le polemiche del pubblico, delle attiviste e dell’opposizione. No, neanche la risposta di Giambruno che tenta un chiarimento serve a risolvere la polemica, perché ha puntato il dito su una lettura in malafede delle sue parole, piuttosto che ammettere di aver perpetrato la tipica narrazione della cosiddetta cultura dello stupro, quella che vuole la vittime in parte o del tutto colpevole.
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La frase-polemica sul caldo e il cambiamento climatico
In una puntata tutta volta al negazionismo climatico, Giambruno si è messo a parlare di estate calda. Inutile dire che luglio 2023 è stato il luglio più caldo di sempre e che gli effetti sono stati percepiti, come forse mai prima, da tutti e in egual modo.
Invitato alla trasmissione anche Vittorio Feltri, che del negazionismo climatico ne ha fatto un po’ il suo cavallo di battaglia. La frase-polemica per il giornalista è stata:
Direttore, la notizia, ammesso che tale sia, è che a luglio fa caldo e probabilmente a dicembre nevicherà. Ma secondo gli ambientalisti la colpa è di noi cittadini che non ci curiamo dell’ambiente.
Sempre sul clima il compagno di Giorgia Meloni si è scagliato contro il ministro tedesco della Sanità Karl Lauterbach, che sempre a luglio ha commentato il caldo estremo e il rischio che in futuro il cambiamento climatico non permetterà più all’Europa meridionale di essere un posto turistico da sogno.
Giambruno allora lo invita a restare a casa sua:
Sono 20-30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come campare. Se non ti sta bene stai a casa tua!
Giorgia Meloni difende Andrea Giambruno: toni freddi e libertà di stampa
Dopo l’apologia del giornalista Andrea Giambruno in merito alla frase che lo ha posto al centro delle polemiche, è arrivata anche la presidente del Consiglio. Giorgia Meloni tenta di restare distante dalla persona coinvolta nella bufera, chiamando il responsabile della frase-polemica per nome e cognome: Andrea Giambruno appunto.
La difesa nei suoi confronti però appare tutt’altro che neutra e come qualche commentatore ha fatto notare, sembra che la presidente del Consiglio si metta a fare l’avvocato del diavolo che interpreta una frase invece piuttosto ovvia. La frase-polemica è stata additata come parte di una narrazione che vede le vittime di violenza come in parte colpevoli. In inglese il fenomeno prende il nome di victming blaming, ovvero “colpevolizzazione delle vittime” ed è una narrazione che sposta l’attenzione dall’abuser alla vittima.
Giorgia Meloni ha preso parola e ha difeso Giambruno, sottolineando infine una questione ben più personale, ovvero quella di essere chiamata in causa ogni qual volta il compagno prende parola e finisce nelle polemiche per queste. A questo punto Meloni si rivolge al pubblico e chiede qual è il “concetto di libertà di stampa” per loro. Ma cosa c’entra la libertà di stampa, di parola ed espressione con l’eventualità di farsi partecipe della cultura della stupro perpetrando l’idea che la colpa sia della condizione della vittima (se in stato alterato o a seconda dei vestiti indossati) invece che puntare il dito contro il carnefice?
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