Cosa sappiamo sulla superbomba da 1.500 chili sganciata dalla Russia

Giorgia Bonamoneta

5 Marzo 2023 - 19:15

La Russia ha sganciato una superbomba da 1.500 chili in Ucraina. Cosa sappiamo sulla bomba e perché preoccupa gli esperti?

Cosa sappiamo sulla superbomba da 1.500 chili sganciata dalla Russia

Per la prima volta l’esercito russo ha utilizzato una bomba dal peso di 1,5 tonnellate. È stata chiamata anche “superbomba” ed è una potente bomba guidata a distanza descritta dall’alto potenziale esplosivo. A darne notizia è stato il sito di informazione Defense Express, che ha commentato la bomba con preoccupazione.

La notizia si aggiunge a una serie di altre informazioni che, negli ultimi giorni, costruiscono una fotografia precisa. Fonti ucraine sembrano confermare che la Russia potrebbe finire presto le proprie risorse, non soltanto quelle militari, ma anche quelle umane. Secondo il giornale tedesco Bild, che ha riportato le parole del ministro della difesa ucraino Oleksiy Reznikov, le perdite russe ammonterebbe a circa 500 soldati morti o feriti ogni giorno dall’inizio della conquista della città strategica di Bakhmut, nell’Ucraina orientale.

Da un punto di vista materiale invece la Russia ha usato molte delle sue risorse e l’economia potrebbe non essere più in grado di produrre materiali e armamenti in numero adeguato per coprire le perdite. Ecco quello che sappiamo sulla superbomba sganciata dalla Russia e quali sono gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina.

Superbomba russa in Ucraina: perché preoccupa gli esperti

La Federazione russa ha utilizzato per la prima volta un’arma pesante e pericolosa, la cosiddetta superbomba da 1.500 chili. Si tratterebbe della bomba a pianificazione guidata UPAB-1500B (K029B). Non è la prima volta che viene utilizzata, infatti secondo quanto riportato da Defense Express il primo utilizzo verificato risale ad alcune settimane fa, quando la superbomba UPAB-1500B è stata lanciata contro un oggetto nella regione di Chernihiv. Sono stati i rottami a identificarla.

Le esercitazioni della superbomba sono avvenute per la prima volta nel 2019 e fin da subito è stata indicata come preoccupante. UPAB-1500B è dotata di un sistema di navigazione inerziale satellitare e ha una testata dal peso di oltre 1.000 chili, progettata appositamente per colpire oggetti con alte capacità di resistenza.

Secondo i progetti la bomba può essere lanciata a 40 km dal bersaglio, dopo aver raggiunto un’altezza di 14 km. È proprio l’altezza che raggiunge la ragione per la quale questo genere di bombe sono meno utilizzate; infatti la salita le rende più facilmente identificabili dalla difesa aria avversaria.

Guerra in Ucraina verso fine? Inizia a farsi sentire la carenza di risorse in Russia

Secondo il ministro della difesa ucraino Oleksiy Reznikov la Russia sta per finire le risorse da dedicare a questa guerra. Non solo gli uomini sono trattati come “carne da macello”, ma anche le risorse materiali e gli armamenti potrebbero non essere sostituite altrettanto velocemente quanto il loro utilizzo. I pronostici ucraini vedono la fine delle risorse russe entro la primavera.

Il capo dell’intelligence militare Ucraina, Kyrylo Budanov, ha spiegato che Mosca ha cambiato la sua catena di comando militare e se l’esercito russo fallirà nei suoi obiettivi questa primavera sarà perché ha esaurito i suoi strumenti di guerra. Questo perché la Russia, sempre secondo quanto riportato da Kyiv, avrebbe impiegato enormi quantità di risorse umane, armamenti e materiali senza avere un piano B per l’economia.

Le conseguenze visibili di questo uso di risorse sono sul terreno ucraino, per il quale ci vorranno circa settant’anni per essere dichiarato libero dalle mine piazzate dai russi durante la guerra. Gli anni annunciati sono da intendere però per le risorse disponibili in Ucraina al momento. Per ottenere risultati migliori sarà necessario il sostegno da parte dei partner internazionali, non solo finanziario, ma anche tecnologico e organizzativo.

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