Se l’inquilino non paga le bollette quali conseguenze ci sono per il padrone di casa? Ecco cosa rischia il proprietario e cosa succede se nel frattempo subentra un nuovo inquilino.
Un inquilino che non paga le bollette rischia naturalmente di andare in contro alla procedura prevista dalle forniture per morosità, che culmina con il blocco del contatore. A prescindere da ciò, l’inquilino sarà comunque obbligato al pagamento degli arretrati, che tuttavia può ricadere sul padrone di casa se è quest’ultimo l’intestatario della fornitura. L’ipotesi più complessa si ha comunque quando l’inquilino moroso lascia l’appartamento, lasciando tutte le conseguenze della morosità a danno del nuovo inquilino e del proprietario. Ecco cosa succede in questi casi.
Cosa succede se l’inquilino non paga le bollette ed è intestatario dell’utenza
Nell’ipotesi più comune – e semplice – le forniture sono intestate direttamente all’inquilino che ne usufruisce, che pertanto è l’unico responsabile del relativo pagamento. In questo caso, se l’inquilino non paga le bollette va incontro a tutte le conseguenze del caso, che in nessun modo possono ricadere sul proprietario.
In altre parole, il proprietario di casa non può essere obbligato al pagamento e tutti i rischi conseguenti all’inadempimento sono a carico dell’inquilino, che per esempio dovrà sopportare la sospensione della fornitura. Ovviamente la situazione si complica se nel frattempo l’inquilino si trasferisce, perché il blocco del contatore comporta disagi per il padrone di casa e il nuovo inquilino.
Cosa rischia il nuovo inquilino se quello precedente non ha pagato le bollette
Il nuovo inquilino non è tenuto a farsi carico dei debiti di quello precedente, salvo alcune eccezioni, proprio perché si tratta di un debito strettamente personale. Allo stesso tempo, se a causa dell’inadempimento nel pagamento delle bollette il contatore è stato bloccato per morosità sarà necessario saldare gli arretrati per riattivarlo.
Esistono quindi diverse soluzioni:
- Il pagamento degli arretrati da parte del nuovo inquilino o del padrone di casa;
- la voltura della fornitura;
- la cessazione amministrativa della fornitura;
- l’attivazione di una nuova fornitura.
Con la voltura della fornitura, il nuovo cliente potrebbe essere obbligato al pagamento degli arretrati del contratto ancora attivo. Ciò si può evitare chiedendo un subentro e trattandosi di un nuovo contratto il nuovo cliente non può essere obbligato al pagamento delle morosità dell’inquilino precedente, a meno che a subentrare sia un familiare o un erede dell’inquilino moroso. Si tratta di una soluzione conveniente per chi può presentare la dichiarazione di estraneità, anche se la fornitura ha comunque il diritto di rifiutare la richiesta di subentro.
Nel caso in cui non si voglia direttamente cambiare la fornitura, quindi, è indispensabile procedere al pagamento degli arretrati, che può ricadere sul nuovo inquilino o sul proprietario di casa. Naturalmente entrambi hanno poi il diritto di rivalersi sull’ex inquilino moroso e ottenere il rimborso di quanto speso.
Quando il padrone di casa paga gli arretrati delle bollette
Il padrone di casa è tenuto a pagare gli arretrati delle bollette a lui intestate, anche quando il pagamento era a carico di un inquilino inadempiente. La fornitura ha infatti il diritto di rivalersi sull’intestatario, a prescindere dall’effettivo utilizzatore del servizio. Il padrone di casa deve quindi provvedere comunque al pagamento delle bollette, salvo poi pretendere dall’inquilino il rimborso di quanto speso.
Nel caso in cui, invece, l’utenza fosse intestata all’inquilino non vi è nessun obbligo in capo al padrone di casa, che può provvedere al pagamento del tutto discrezionalmente. Ad esempio, il saldo degli arretrati potrebbe essere utile per riuscire ad affittare nuovamente l’immobile a condizioni migliori, rispetto a soluzioni più lunghe.
Quando il nuovo inquilino deve pagare gli arretrati delle bollette
Un nuovo inquilino del tutto estraneo al precedente non è mai obbligato a pagare per un debito che non gli compete. Allo stesso tempo, il saldo degli arretrati delle bollette può talvolta rappresentare la soluzione più rapida per riattivare il contatore. Se la fornitura era intestata all’inquilino precedente, non vi è un obbligo in capo al padrone di casa, pertanto il nuovo inquilino può - se vuole – procedere personalmente al pagamento degli arretrati e poi citare in giudizio l’ex inquilino moroso per essere ripagato del debito.
Cosa fare se il precedente inquilino non ha pagato le bollette
Posto che l’unico obbligo di pagamento delle bollette si presenta in capo all’intestatario della fornitura, il nuovo inquilino così come il padrone di casa ha la facoltà di non pagare le morosità che hanno provocato l’interruzione della fornitura.
Come anticipato, la fornitura potrebbe rifiutarsi di cambiare l’intestatario del contratto, nonostante la dichiarazione di estraneità fornita dal potenziale nuovo utente. Quest’ultimo deve in questo caso rivolgersi a una fornitura differente, la quale a fronte del rifiuto ufficializzato sul Sistema informativo integrato, può procedere con l’attivazione di una nuova fornitura intestata all’inquilino. Di conseguenza, la precedente fornitura dovrà rivalersi sull’intestatario e precedente inquilino, mentre il debito non ha alcun riflesso sul nuovo affittuario o sul padrone di casa.
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