Cosa succede se vince la Russia? Ci sarà una terza guerra mondiale a cui non siamo pronti

Alessandro Cipolla

10 Febbraio 2023 - 08:28

La Russia sta attaccando nel Lugansk, antipasto della grande offensiva annunciata da tempo: Zelensky chiede i jet ma l’Europa non ha armi e munizioni per una terza guerra mondiale.

Cosa succede se vince la Russia? Ci sarà una terza guerra mondiale a cui non siamo pronti

Lo spettro di una terza guerra mondiale è il convitato di pietra del conflitto in Ucraina: un autentico incubo per Europa e Russia, l’unico modo per non soccombere per Volodymyr Zelensky mentre è indecifrabile cosa possa passare per la testa a Stati Uniti e Cina.

In questo limbo dove drammaticamente una terza guerra mondiale - potenzialmente anche nucleare - sembrerebbe essere l’esito naturale del pantano ucraino, le ultime notizie che giungono dal fronte parrebbero confermare quelle che erano le preoccupazioni dell’intelligence di Kiev.

La Russia dopo aver serrato le fila negli ultimi mesi inviando altre migliaia di soldati al fronte, avrebbe iniziato ora quella grande offensiva per conquistare tutto il Donbass che dovrebbe avere come suo epilogo la data del 24 febbraio, un modo speciale così per Vladimir Putin di festeggiare un anno di guerra.

Come riportato da Euronews, le truppe russe starebbero avanzando “lungo il confine tra Kharkiv e l’Oblast di Lugansk, in particolare a nord-ovest di Svatove, vicino a Kupyansk e a ovest di Kreminna”. Al momento Mosca controlla circa il 16% di tutto il territorio ucraino, con una conquista dei restanti territori del Donbass mancanti che, anche dal punto di vista psicologico, potrebbe risultare decisivo per l’esito della guerra.

Ecco spiegata la fretta di Volodymyr Zelensky nel suo tour nel cuore del Vecchio Continente di chiedere nuove armi - jet e missili a lunga gittata dopo aver strappato di recente la promessa dei tank - alle varie cancellerie europee ma, visto il timore di una terza guerra mondiale e le problematiche tecniche, la questua al momento non avrebbe portato i frutti sperati per il presidente ucraino.

Terza guerra mondiale se vince la Russia?

Come ampiamente annunciato, alla fine la grande offensiva russa sembrerebbe essere cominciata; l’Ucraina finora ha dimostrato di saper resistere all’urto del nemico ma alla lunga, specie in una guerra di attrito come questa, Kiev appare destinata a perdere senza un impegno maggiore da parte della Nato.

Ed è qui che subentra il timore di una terza guerra mondiale a frenare l’Europa ma in fondo anche la Russia. Vladimir Putin infatti avrebbe potuto issare la bandiera russa a Kiev già da un pezzo se avesse usato tutto l’arsenale a sua disposizione; oltrepassare la linea rossa delle armi tattiche nucleari, per non parlare dei missili strategici ancor più distruttivi, significherebbe però generare una immediata risposta degli Usa con rischi non soltanto per la patria, ma per l’umanità intera.

L’Europa invece trema solo al pensiero di uno scenario del genere, visto che non è preparata - Italia in primis - ad affrontare una guerra di tali proporzioni: gli arsenali infatti sarebbero ridotti all’osso dopo i continui invii in Ucraina, tanto che in questo momento mancherebbero anche le munizioni per non parlare di un sistema di difesa antimissilistico che è inadeguato a fronteggiare i missili russi compresi quelli nucleari.

Da qui la ritrosia dell’Occidente a fornire a Zelensky anche jet e missili a lungo raggio ma, senza uno sforzo maggiore, l’Ucraina potrebbe non reggere di fronte all’offensiva di Mosca e, come ha dichiarato qualche settima fa il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto, se i carri armati russi arrivano a Kiev “ci sarà la Terza guerra mondiale”.

Il concetto nelle scorse ore è stato ripreso anche dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: “Se il presidente Putin dovesse vincere in Ucraina, sarebbe una tragedia per gli ucraini, ma anche una situazione pericolosa per tutti, perché manderebbe il messaggio ai leader autoritari, non solo a Putin, ma anche in Asia e in altri luoghi, che quando usano la forza militare possono raggiungere i loro obiettivi. E questo renderebbe il mondo più pericoloso e più vulnerabile”.

Cosa fare allora, rischiare una escalation inviando altre armi oppure lasciando l’esercito ucraino al suo destino? In questa situazione lose-lose per l’Europa, viene da chiedersi come abbiamo fatto a finire in questo tunnel e - soprattutto - perché nell’ultimo anno nulla è stato fatto per cercare in maniera convinta di arrivare a un cessate il fuoco.

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