Con l’aumento dei contagi crescono anche i ricoveri: in ben 14 regioni è salito il numero delle ospedalizzazione in area medica, minore invece l’impatto sulle terapie intensive.
Tornano a crescere i ricoveri in area non critica in Italia e torna l’allarme per i nuovi casi, legati soprattutto alla variante Omicron 2, che aumentano e fanno temere un nuovo incremento anche delle ospedalizzazioni. Al momento i dati non sono critici e la pressione sugli ospedali è al di sotto delle soglie critiche in quasi tutte le regioni, ma l’aumento degli ultimi giorni mette in allerta i sistemi sanitari.
Nonostante l’incremento dei ricoveri, comunque, va sottolineato un dato: rispetto all’anno scorso le ospedalizzazioni in area non critica scendono dal 42% di 12 mesi fa al 13% di oggi, nonostante il numero di nuovi casi sia nettamente superiore con la diffusione di Omicron e Omicron 2.
Stesso discorso vale per le terapie intensive: oggi siamo al 5% e tutte le regioni - fatta eccezione per la Sardegna - sono al di sotto del 10%, mentre lo scorso anno il dato nazionale si attestava al 38%. Nelle ultime 24 ore, basandoci sui dati Agenas del 21 marzo, si vede però come il numero di ricoveri in area non critica sale in ben 14 regioni. Vediamo i dati.
I ricoveri in terapia intensiva
Vediamo innanzitutto i dati dei ricoveri in terapia intensiva regione per regione, con gli eventuali incrementi o decrementi segnati tra parentesi:
- Abruzzo 7%
- Basilicata 4%
- Calabria 6%
- Campania 6%
- Emilia-Romagna 6%
- Friuli-Venezia Giulia 2% (-1%)
- Lazio 8%
- Liguria 4%
- Lombardia 3%
- Marche 2% (-1%)
- Molise 0% (-3%)
- Bolzano 6% (+2%)
- Trento 1%
- Piemonte 4%
- Puglia 5%
- Sardegna 11% (+1%)
- Sicilia 7%
- Toscana 6% (+1%)
- Umbria 7%
- Valle d’Aosta 0%
- Veneto 3%.
I ricoveri in area medica regione per regione
Se in terapia intensiva la soglia critica del 10% non viene raggiunta da quasi nessuna regione, ben diverso è il discorso per i ricoveri in area medica. Ecco i dati regione per regione con le variazioni percentuali rispetto al giorno prima tra parentesi:
- Abruzzo 20%
- Basilicata 28% (+3%)
- Calabria 34% (+2%)
- Campania 14% (-1%)
- Emilia-Romagna 10%
- Friuli-Venezia Giulia 11% (+1%)
- Lazio 17% (+1%)
- Liguria 14%
- Lombardia 9% (+1%)
- Marche 21% (+2%)
- Molise 15%
- Bolzano 12% (+2%)
- Trento 8% (+2%)
- Piemonte 8% (-1%)
- Puglia 20% (+1%)
- Sardegna 21% (+1%)
- Sicilia 24% (+1%)
- Toscana 15% (+1%)
- Umbria 30% (+2%)
- Valle d’Aosta 12% (+2%)
- Veneto 7%
Si registra un aumento dei ricoveri in area non critica in ben 14 regioni e cresce anche il numero di territori che ha superato la soglia del 20%: ora sopra questo limite ci sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria.
I dati sui ricoveri non destano realmente preoccupazione per il momento, ma è evidente che l’aumento dei contagi sta comportando un conseguente incremento dei ricoveri, almeno quelli in area non critica (meno in terapia intensiva) che può mettere sotto pressione i sistemi sanitari regionali.
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