Covid e varianti: ipotesi quarantena obbligatoria fino a 21 giorni

Laura Pellegrini

9 Febbraio 2021 - 12:39

L’emergere e il diffondersi di nuove varianti del coronavirus preoccupa gli esperti, che hanno proposto di innalzare a 21 giorni la quarantena obbligatoria. Cosa potrebbero cambiare e da quando?

Covid e varianti: ipotesi quarantena obbligatoria fino a 21 giorni

La diffusione delle nuove varianti di coronavirus soprattutto nel centro Italia non è una situazione da sottovalutare: gli esperti hanno proposto di innalzare il periodo di quarantena obbligatoria a 21 giorni.

Il timore che l’epidemia possa sfuggire di mano è dietro l’angolo, così come la sensazione che “anche il vaccino in alcuni casi sarebbe meno valido su queste varianti ”, come ha confermato il primario dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli. Inoltre, ora che sono stati scoperti nuovi focolai anche tra i più giovani, occorre alzare il livello di guardia e introdurre nuove strette ove necessario.

Cosa potrebbe cambiare in merito alle regole sulla quarantena obbligatoria? Ecco tutte le ipotesi sul tavolo.

Nuove varianti: ipotesi quarantena fino a 21 giorni

In alcune province del centro Italia - in particolare nelle Marche e in Abruzzo - il 50% dei contagi è dovuto alla rapida diffusione delle varianti del coronavirus. In Umbria, invece, sono stati rilevati alcuni casi di variante brasiliana che stanno spaventando i tecnici. Per questo motivo gli esperti stanno valutando la possibilità di estendere la quarantena obbligatoria a 21 giorni (ad oggi ne bastano 10).

Dopo l’introduzione di zone rosse locali, quindi, si pensa a introdurre una nuova stretta. Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, i casi di variante inglese di coronavirus (considerata la più contagiosa anche tra i giovani e quella a più rapida diffusione) registrati in Italia sono ben 162. Secondo gli esperti, il ceppo britannico ha una contagiosità «impressionante»: dove attecchisce, la curva dei contagi «sale in modo quasi verticale».

Non ci sono ancora decisioni definitive, ma l’orientamento dei tecnici è quello di prolungare la quarantena obbligatoria a 21 giorni per contenere la diffusione delle varianti e non perdere di mano la situazione.

Quarantena obbligatoria: le regole in vigore oggi

Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità hanno messo sul tavolo del Comitato tecnico scientifico la proposta di portare da 10 a 21 giorni la quarantena obbligatoria per mitigare la diffusione delle nuove varianti del Covid-19.

Le attuali norme sulla quarantena obbligatoria sono regolate dalla circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020. Quest’ultima chiarisce la differenza tra l’isolamento e la quarantena: mentre il primo consiste nell’allontanamento degli individui positivi al Sars-Cov-2 dalla comunità, la seconda si applica, invece, alle persone in movimento da un luogo a un altro che potrebbero essere portatrici dell’infezione stessa.

Il periodo di isolamento al quale sono sottoposti i soggetti risultati positivi al coronavirus e asintomatici è di 10 giorni dalla scoperta della positività, al termine dei quali occorre effettuare un test molecolare. Se quest’ultimo da un risultato negativo, l’individuo può rientrare nella comunità, in caso contrario deve proseguire il suo isolamento.

Per quanto riguarda i pazienti sintomatici, invece, l’isolamento rimane fisso a 10 giorni dal momento in cui sono comparsi i primi sintomi, ma il test deve essere effettuato dopo almeno 3 giorni senza sintomi.

Le persone che nonostante non abbiano alcun sintomo continuano a risultare positive al tampone possono terminare il loro isolamento dopo un periodo di 21 giorni dalla comparsa dei primi sintomi.

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