Il coprifuoco è efficace per ridurre i contagi?

Laura Pellegrini

27/01/2021

Il coprifuoco è una misura generalizzata adottata dai Governi di diversi Paesi del mondo per contrastare la diffusione del coronavirus. Ma quanto è efficace? Rispondono gli esperti.

Il coprifuoco è efficace per ridurre i contagi?

Partendo dall’esempio cinese, quasi tutti i Paesi del mondo hanno affrontato l’avanzata del coronavirus adottando misure restrittive per i cittadini al fine di limitare i contatti interpersonali per bloccare la diffusione del contagio. Tra queste misure rientra anche il coprifuoco, che nei singoli Stati ha seguito orari e modalità differenti.

Gli esperti - interpellati dal quotidiano americano New York Times - si sono chiesti quanto sia efficace il coprifuoco contro il diffondersi del coronavirus: vediamo i risultati delle ricerche.

Il coprifuoco per contrastare il Covid-19 nel mondo

Per contrastare la diffusione del Covid-19 sono state adottate delle regole entrate ormai nel quotidiano di tutte le persone del mondo: occorre tenere il corretto distanziamento tra individui, indossare correttamente i dispositivi di protezione individuale e seguire una frequente igiene delle mani.

Inoltre, i singoli Stati del mondo hanno adottato misure differenziate, tenendo lo stesso atteggiamento di fronte al coprifuoco. Quasi tutti i Paesi del mondo hanno previsto una fascia oraria durante la quale i cittadini non possono uscire di casa se non per motivi urgenti.

In Italia, per esempio, tutti sanno che dalle ore 22 alle ore 5 del mattino è possibile uscire di casa soltanto per motivi di salute, lavoro o necessità (con autocertificazione) e che per i trasgressori sono previste multe salate. In Francia, invece, fino al 15 gennaio il coprifuoco aveva inizio alle ore 20, ma l’impennata dei contagi ha reso necessario un anticipo dell’orario di coprifuoco dalle 18 fino alle 6 del mattino seguente. Infine, in Canada, il coprifuoco inizia alle ore 20 e termina alle 5 del mattino.

Ma questa misura risulta veramente efficace contro la diffusione del Covid-19? Gli scienziati non ne sono pienamente convinti.

Cosa dicono gli esperti

Il professor Ira Longini, un esperto di biostatistica ed epidemiologia delle malattie infettive presso l’Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida, sostiene che il coprifuoco sia una misura «valida», ma non vi sono evidenza scientifiche in merito alla sue efficacia.

Ci aspettiamo che restare a casa rallenti meccanicamente la pandemia, poiché riduce il numero di interazioni tra le persone ”, ha detto la dottoressa Maria Polyakova, economista della prestigiosa Università di Stanford. “Supponendo che i locali notturni e simili siano già chiusi in ogni caso - ha proseguito la dottoressa - è improbabile che vietare alle persone di fare una passeggiata intorno all’isolato con la loro famiglia di notte riduca le interazioni”.

L’epidemiologo dell’Università del Michigan Jon Zelner, infine, ha dichiarato al NYT che non esistono dati sufficienti per valutare se il coprifuoco sia o meno una misura efficace nel contrasto della diffusione del contagio da Covid-19. Tuttavia, questo genere di misure “raramente funzionano sul lungo termine”.

Perché è stato introdotto il coprifuoco?

In mancanza di evidenze scientifiche in merito alla sua efficacia, perché i Governi hanno deciso di introdurre il coprifuoco?

L’obiettivo che persegue ogni singolo Stato è introdurre misure restrittive che i cittadini devono rispettare per contrastare la diffusione del contagio. Di notte, solitamente, è più frequente il consumo di alcool e questo potrebbe alterare la percezione delle persone. Inoltre, il consumo di alcool rende meno lucidi e potrebbe spingere gli individui «alticci» a dimenticare le norme in vigore e a non rispettarle.

Per questo motivo, onde evitare spiacevoli sorprese, i Governi di tutti gli Stati nei quali è in vigore il coprifuoco hanno voluto introdurre una limitazione sugli spostamenti delle persone durante la fascia oraria notturna.

Una delle conseguenze negative che comporta questa misura, però, è il fatto che tenendo in casa le persone sono più frequenti gli eventi di contagio all’interno del proprio nucleo familiare.

Quello che sappiano, al momento, è che il coprifuoco è una misura adottata da alcuni mesi - con il DPCM del 6 novembre - anche in Italia e rimarrà in vigore probabilmente per tutto l’inverno, salvo nuovi provvedimenti in controtendenza.

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