Un vasto studio di Oxford ha evidenziato come il Covid possa danneggiare le funzioni cerebrali: i ricoverati hanno evidenziato più rischi di demenza, psicosi e “brain fog”.
Il Covid può danneggiare le funzioni cerebrali. Questa è la conclusione di un ampio studio appena pubblicato su Lancet da parte di alcuni ricercatori dell’Università di Oxford, che hanno esaminato i dati di oltre un milione di pazienti sparsi in tutto il mondo.
Quello che è emerso dallo studio è allarmante: i pazienti che sono stati ricoverati dopo aver contratto il Covid, hanno fatto registrare un più alto tasso di sviluppo di problemi neurologici e psicologici.
Nello studio si legge che le persone ricoverate per Covid anche dopo due anni hanno sviluppato maggiori rischi di psicosi, demenza e nebbia cerebrale, mentre altri sintomi come ansia e depressione sono scesi a tassi in linea con gli altri problemi respiratori dopo due mesi.
A fare registrare le maggiori problematiche sono stati i pazienti infettati dalle varianti Delta e Omicron, mentre chi è stato contagiato da Alfa avrebbe sviluppato meno problematiche neurologiche a lungo termine.
Il Covid e i danni al cervello
Entrando nel dettaglio dello studio condotto dall’Università di Oxfrod, tra gli adulti l’incidenza di casi di “brain fog” dopo due anni dall’infezione da Covid è di 640 casi ogni 10.000. Tra i bambini invece 260 su 10.000 continuano ad avere problemi di convulsioni.
I più a rischio sarebbero però gli anziani che sono stati ricoverati per Covid, visto che tra gli over 65 i casi di danni neurologi o psicologici aumentano nettamente: per la nebbia celebrare 1.540 casi ogni 10.000, per la demenza 450 ogni 10.000 e per la psicosi 85 ogni 10.000.
In generale per la nebbia cerebrale, gli adulti tra i 18 e i 64 anni ricoverati per Covid hanno sviluppato problematiche del 16% più alte rispetto a chi è stato ospedalizzato per altri problemi respiratori.
In passato diversi altri studi hanno evidenziato la correlazione tra l’infezione e lo sviluppo di problemi neurologici, visto che il Covid avrebbe dimostrato di essere una malattia sistemica che attacca anche altri organi oltre ai polmoni e il cuore.
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