Avanzano le voci tra gli addetti ai lavori di un vaccino covid gratuito per alcune categorie mentre per tutti gli altri diventerà a pagamento.
Il virus covid-19 non è più considerato responsabile di una pandemia. A sancirlo è stata la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità. Varianti su varianti hanno man mano ridotto la pericolosità di questo virus che continua certamente a circolare, è molto contagioso ma quanto a gravità è diventato abbastanza innocuo, almeno per i pazienti in salute.
La situazione nel nostro paese è al momento di totale tranquillità. Nell’ultima settimana dal 10 al 16 agosto i nuovi positivi sono stati 5.919 ma purtroppo i decessi ancora 56. Numero in calo rispetto alla precedente settimana quando i nuovi positivi superavano quota 6.000. Piccolo campanello d’allarme sui ricoveri ospedalieri però nei reparti ordinari che hanno fatto registrare un aumento. Sono 60 i pazienti in più entrati nei reparti ordinari rispetto alla settimana precedente.
Se nel nostro paese la situazione è stabile e tranquilla, in alcune zone come Usa ma anche Gran Bretagna e Germania i contagi sono in aumento soprattutto a causa dell’incidenza della nuova variante Eris. C’è un po’ di preoccupazione sul fatto che i contagi possano crescere ma gli esperti credono non ci sia più possibilità di raggiungere i picchi dell’epoca più buia del covid.
In Italia si osserva con attenzione ai numeri in arrivo dall’Europa e oltreoceano e si è consapevoli della possibilità che il covid rialzi la testa con l’arrivo dell’autunno e l’abbassamento delle temperature. Per questo motivo ancora una volta si punterà fortemente sulla campagna di vaccinazione. Il ministero della Salute ha già predisposto la nuova campagna invitando tutti i pazienti anziani e fragili a vaccinarsi in autunno in concomitanza con la somministrazione del vaccino antinfluenzale.
Vaccini a Rna messaggero e proteici aggiornati anche contro l’ultima variante Xbb.1.5 che proteggeranno dall’insorgenza grave della malattia. Intanto però per i pazienti considerati non a rischio il nuovo vaccino anticovid potrebbe diventare a pagamento. È questa l’indicazione che arriva dal mondo scientifico con diversi esperti che si dicono d’accordo con il far pagare il vaccino a chi non ne ha bisogno ma intende proteggersi lo stesso dalla malattia.
Vaccino covid, a chi spetta e chi potrebbe pagarlo
La recente circolare pubblicata dal ministero della Salute ha indicato per quali persone il vaccino contro il covid sarà offerto dal Ssn e la cui somministrazione è fortemente consigliata. Stiamo parlando in primis della fascia di popolazione più anziana di età pari o superiore ai 60 anni. Poi troviamo gli ospiti delle strutture per lungodegenti, le donne in gravidanza qualunque sia il mese o quelle in post partum comprese le donne in allattamento. Poi ci sono gli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali e i pazienti di età compresa tra i 6 mesi e i 59 anni con malattie croniche e patologie come cardiopatie, diabete, insufficienza renale, problemi neurologici importanti, cirrosi gravi, considerati per questo fragili. Per tutte queste persone il vaccino resterà gratuito ma la somministrazione non è obbligatoria.
Per tutti gli altri, ovvero quella parte di popolazione senza patologie e giovane per cui il covid non rappresenta più un particolare problema, il vaccino non è più necessario e non essendo più necessario cresce l’ipotesi di proporlo a pagamento. Su questo aspetto sono d’accordo alcuni dei massimi esperti in materia. Come Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, che ha detto all’Adnkronos che il vaccino dovrà essere gratuito solo per le persone fragili mentre è chiaro che tutti gli altri dovranno pagarlo.
Dello stesso avviso Matteo Bassetti che ha detto: «Giusto che il Ssn offra gratis il vaccino anti-Covid alle categorie a rischio ma gli altri lo paghino».
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