Il punto di Chainalysis: da inizio anno a tutto luglio nel mondo sono stati sottratti 1,9 miliardi di dollari, +60% rispetto al 2021. Cala invece l’ammontare delle truffe
Come avviene periodicamente, Chainalysis, la piattaforma di dati blockchain specializzata in software, servizi e ricerche per agenzie governative, borse, istituzioni finanziarie e compagnie assicurative e di cybersecurity, ha aggiornato il suo Crypto Crime Report.
Dall’aggiornamento risulta che il totale delle truffe su criptovalute per il 2022 è equivalente a 1,6 miliardi di dollari, il 65% in meno rispetto a fine luglio 2021. Una diminuzione che gli esperti attribuiscono al calo dei prezzi in diverse valute.
Anche le entrate del mercato darknet sono diminuite in modo significativo nel 2022 e sono inferiori del 43% rispetto a luglio nel 2021.
Ma differenza delle truffe i volumi del mercato darknet del 2022 erano superiori a quelli del 2021 fino ad aprile, quando il tasso di aumento è crollato in relazione alla chiusura dell’ Hydra Market russo, che era il mercato darknet predominante.
Crypto del desiderio
A crescere sono invece i furti di crypto: a tutto luglio sono stati sottratti 1,9 miliardi di dollari in criptovalute, rispetto a poco meno di 1,2 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2021, quindi il 58% in più.
Secondo il report di Chainalysis la tendenza non sembra destinata a invertirsi, specie se si considera il furto da 190 milioni di dollari del bridge crosschain Nomad di luglio e i recentissimi 5,5 milioni di furti da diversi portafogli Solana di inizio agosto.
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L’aumento generale viene attribuito all’aumento dei fondi rubati dai protocolli DeFi, trend iniziato nel 2021.
Secondo gli analisti i protocolli DeFi sono particolarmente vulnerabili all’hacking, poiché il loro codice open source può essere studiato a fondo dai criminali informatici in cerca di exploit.
Chainalysis individua anche dei responsabili, come Lazarus Group e i gruppi di hacker nord coreani, stimando che finora nel 2022 questi ultimi abbiano rubato circa 1 miliardo di dollari di criptovalute dai protocolli DeFi.
Per frenare gli attacchi potrebbe agire una volta tanto positivamente la tendenza ribassista del mercato crypto, quantomeno sul lato delle truffe e dei mercati darknet, dove la diminuzione dell’attenzione del mercato potrebbe produrre un calo di coloro che vengono ingannati dai truffatori.
Chainalysis rinnova però il monito: i settori pubblico e privato devono continuare a lavorare insieme e affinare la capacità di combattere il cybercrimine di criptovalute.
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