I prossimi 10 anni saranno cruciali per l’economia globale e il rischio è di cadere in un precipizio: l’allarme è dell’ex segretario dell’ONU. Tante sono le crisi in corso che minacciano la stabilità sociale ed economica.
La crisi economica e sociale potrebbe far cadere il mondo in un precipizio: l’allarme è stato lanciato da Ban Ki-moon.
L’ex segretario dell’ONU ha messo in guardia le nazioni più influenti e potenti della terra: i prossimi 10 anni saranno cruciali per evitare diversi disastri.
La pandemia ha messo in moto un meccanismo di accelerazione di crisi gravi che andranno affrontate al più presto.
Cosa rischia il mondo? Dal cambiamento climatico all’emergenza acqua, fino alle disuguaglianze di genere, il pianeta sta per precipitare.
Crisi economica e non solo: il mondo sta per crollare?
L’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha parlato dei molteplici disastri che il mondo sta attualmente affrontando, che sono stati solo accentuati dalla pandemia di coronavirus in corso.
Ban, che ha guidato l’ONU dal 2007 al 2016, ha invitato i leader mondiali ad agire con determinazione al fine di evitare fallimenti su una serie di questioni.
Parlando a CNBC, l’ex segretario ONU ha ricordato che:
“Ci sono ancora 2 miliardi di persone che non hanno acqua potabile sicura, più di 1,5 miliardi che non hanno elettricità e ci sono più di 60 milioni di scolari che non vanno a scuola, nemmeno la scuola elementare ...”
In focus ci sono i prossimi 10 anni, di fondamentale importanza per lavorare sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Si tratta di 17 target creati dall’organizzazione con sede a New York per agire sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale entro il 2030.
Se non ci saranno risultati positivi, gli effetti impatteranno in modo drastico. Sarebbe un fallimento globale e un precipitare per il mondo. Più insicurezza, povertà, carenza di beni primari come l’acqua si trasformeranno in perdite economiche e conflitti sociali.
Acqua e ambiente cruciali per evitare il disastro
Il CEO del Global Center for Adaptation, Patrick Verkooijen, parlando con Ban ha sottolineato:
“Siamo assolutamente impreparati per la prossima crisi, l’emergenza climatica ... il 90% di tutti i disastri naturali sono legati all’acqua, più inondazioni, più siccità, più tempeste, più incendi. Negli ultimi due decenni, questi disastri climatici sono raddoppiati. Mezzo milione di persone hanno perso la vita e oltre 2.000 miliardi di dollari sono state le perdite economiche”
I numeri parlano chiaro: nel 2017, tre tempeste sono costate all’economia degli Stati Uniti 265 miliardi di dollari. L’anno scorso una tempesta ha causato oltre $ 55 miliardi di perdite economiche.
Se a questa emergenza si aggiungono anche carenza alimentare, disuguaglianza di genere, mancanza di istruzione, città invivibili, il risultato è allarmante: il mondo è sull’orlo del baratro.
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