I risultati del sondaggio di Money.it: sarebbero le paure legate a una crisi economica e a una terza guerra mondiali le maggiori preoccupazioni per il futuro dei lettori.
Crisi economica e terza guerra mondiale sono le grandi preoccupazioni per il futuro. Questo è il responso del sondaggio di Money.it lanciato nel momento in cui sembrano essere tristemente sempre più dense e plumbee le nubi che aleggiano sopra i cieli non solo dell’Italia, ma dell’intero Vecchio Continente se non del mondo intero.
Guardando i risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, si può vedere come sia il timore di una crisi economica a essere per i rispondenti la maggior preoccupazione per il futuro.
Poco più indietro c’è la paura di una terza guerra mondiale, scenario drammatico ma purtroppo non più irreale da quando oltre un anno fa la Russia ha invaso l’Ucraina scatenando una generale corsa al riarmo.
Meno gettonate le altre opzioni di risposta, con la pandemia appena dichiarata conclusa dall’Oms in fondo a questa speciale graduatoria: sembra passata una eternità, ma fino a due anni fa di questi tempi più che una terza guerra mondiale era il Covid a toglierci il sonno.
Terza guerra mondiale e crisi economica: le due grandi paure
Il sondaggio di Money.it sembrerebbe parlare molto chiaro: in un momento di grande incertezza che arriva dopo gli anni bui della pandemia, sarebbero i timori di una crisi economica e di una terza guerra mondiale le maggiori preoccupazioni per il futuro.
Del resto non c’è da meravigliarsi. La crisi economica innescata dal Covid è stata acuita, dopo un periodo di ripresa coinciso con la fine delle restrizioni, dallo scoppio della guerra in Ucraina che ha fatto schizzare in alto le bollette e l’inflazione in generale.
Come se non bastasse, da oltre 400 giorni viviamo con la spada di Damocle di una possibile terza guerra mondiale che ci penzola sopra al capo: con Nato e Cina spettatori più che interessati del conflitto in Ucraina, può bastare un nulla per provocare una escalation potenzialmente anche nucleare.
A fare da sfondo poi ci sono tre problemi atavici: quello del lavoro particolarmente sentito in Italia, quello della sicurezza soprattutto ora che sono in atto nuove crisi migratorie e poi quello dell’ambiente, il grande convitato di pietra di tutte le discussioni in merito al nostro futuro.
Lo scenario di certo non è dei migliori: se nel recente passato erano i pericoli sanitari a spaventarci, adesso sono l’economia e la guerra a rendere il futuro - non solo in Italia ma in tutto il mondo - un autentico enigma.
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