La CSRD, approvata nel 2022, non è ancora recepita ovunque: in alcuni paesi, come l’Italia, sarà applicata, mentre altrove resterà in vigore la vecchia NFDR, in attesa del pacchetto Omnibus.
Come auspicato nel Rapporto Draghi e anticipato nel Competitiveness Compass dello scorso 29 gennaio, la Commissione Europea ha presentato il primo pacchetto Omnibus con le semplificazioni alle normative ambientali.
Il Commissario per i Servizi Finanziari e l’Unione del Risparmio e degli Investimenti Maria Luís Albuquerque ha chiarito che l’obiettivo di tali provvedimenti è quello di trovare il giusto compromesso tra la riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese e il mantenimento degli obiettivi del Green Deal. Le misure potrebbero generare risparmi per circa 6,3 miliardi di euro all’anno.
Il pacchetto Omnibus prevede modifiche alla Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (Csddd), al Carbon Border Adjustment Mechanism (Cbam), al Regolamento InvestEU e alla Tassonomia UE delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale. Le proposte della Commissione Europea passano ora al vaglio dei colegislatori: Parlamento e Consiglio UE e, una volta approvate, dovranno nuovamente essere recepite negli ordinamenti nazionali. [...]
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