Il sondaggio di Money.it: Daniela Santanchè visto quanto starebbe emergendo nella gestione di Visibilia Editore e Ki Group, dovrebbe dimettersi da ministro del Turismo?
Daniela Santanchè si deve dimettere? Questo è stato il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai suoi lettori dopo l’informativa al Senato con cui la ministra del Turismo, incalzata da buona parte delle opposizioni, ha cercato di chiarire la sua posizione nelle indagini giornalistiche e giudiziarie riguardanti le società Visibilia Editore e Ki Group.
SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI
Come riporta l’Ansa, Daniela Santanchè “è al momento tra gli indagati per bancarotta e falso in bilancio”, con la senatrice di Fratelli d’Italia che ha dichiarato di aver appreso la notizia dai media “non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia”.
Santanchè così dallo scranno di Palazzo Madama ha parlato di una “ campagna di vero e proprio odio ” nei suoi confronti, rispedendo al mittente tutte le accuse che le sono state mosse dalla trasmissione Report e da diversi quotidiani.
La ministra però non è entrata particolarmente nel merito delle accuse rivolte nei suoi confronti, tanto che il Movimento 5 Stelle ha annunciato una mozione di sfiducia ad personam che dovrebbe essere votata anche dal Pd.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire se per i lettori Daniela Santanchè si dovrebbe dimettere oppure se è giusto che continui a mantenere il proprio ruolo nel governo.
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Santanchè si deve dimettere? Il sondaggio
Il sondaggio di Money.it è arrivato nel momento in cui Daniela Santanchè è al centro di una autentica bufera politica, anche se la ministra del Turismo in Aula ha incassato il sostegno di tutto il centrodestra e la solidarietà di Italia Viva.
Di conseguenza dal punto di vista numerico non ci dovrebbero essere problemi per Santanchè quando verrà votata la mozione di sfiducia annunciata dal Movimento 5 Stelle, con solo il Pd e la sinistra al momento disposti a votare a favore mentre Calenda, pur usando parole molto dure nei confronti della ministra, ha bollato l’iniziativa dei grillini come un modo per ricompattare la maggioranza.
Il sentore è che Daniela Santanchè in questo momento potrebbe dimettersi solo se a chiederlo fosse Giorgia Meloni, assente durante l’informativa al Senato in quanto impegnata in Polonia in un bilaterale con il premier polacco Mateusz Morawiecki.
Oltre alle accuse di bancarotta e falso in bilancio, Santanchè è stata chiamata a rispondere anche degli aiuti della Cassa integrazione Covid percepiti da Visibilia, dei finanziamenti da parte del fondo Negma, della Maserati caricata sul conto sempre di Visibilia e infine della vicenda delle multe non pagate.
In merito a quest’ultima accusa la ministra ha specificato che “quelle multe sono riferite erroneamente a me per sosta vietata o circolazione in zone a traffico limitato; multe, in realtà, di competenza dell’Arma dei Carabinieri a cui ho dato in comodato gratuito una mia vettura per non gravare sulle auto di scorta di proprietà statale”.
Se per la maggioranza e per Italia Viva non ci sono motivi per chiedere le dimissioni di Daniela Santanchè, per il resto delle opposizioni - Autonomie comprese che finora hanno garantito una sorta di appoggio esterno al governo - il passo indietro sarebbe invece auspicabile. La parola ora passa ai lettori.
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