I dazi “uccideranno” questo Paese, ma per Trump è un autogol

Alessandro Cipolla

7 Aprile 2025 - 08:29

Gli Usa hanno riservato i dazi più alti di tutti al Lesotho, con le tariffe del 50% che andranno a distruggere l’economia del piccolo Stato africano creando però problemi anche a Donald Trump.

I dazi “uccideranno” questo Paese, ma per Trump è un autogol

I dazi di Trump distruggeranno il Lesotho. Questa è la previsione fatta da diversi economisti dopo che il presidente americano ha riservato al piccolo Stato africano - un enclave incastonato nel Sudafrica - delle tariffe del 50%, le più alte tra quelle annunciate lo scorso 2 aprile.

Per Donald Trump il Lesotho è un Paese “di cui nessuno ha mai sentito parlare” come dichiarato a marzo, ma nonostante ignori la sua esistenza il tycoon ha deciso ugualmente - oltre a bullizzarlo - di colpirlo durissimo con i dazi.

Il motivo di questo accanimento è presto detto. La formula utilizzata per calcolare i dazi doganali statunitensi ha preso come indicatore delle presunte pratiche sleali il deficit commerciale degli Usa nei confronti di ciascun Paese, dividendolo poi per la quantità di beni importati negli Stati Uniti da quel Paese.

Il Lesotho applica tariffe del 99% sui beni americani secondo l’amministrazione statunitense, di conseguenza la tariffa risultante è pari alla metà del rapporto tra i due Paesi.

La decisione di Trump così avrà un effetto devastante per l’economia del Lesotho, una delle meno sviluppate non solo dell’Africa, ma del mondo intero.

Paradossalmente però la scure che si andrà ad abbattere sullo Stato africano potrebbe rivelarsi un boomerang per Trump, visto che andrà a colpire dei prodotti assai cari proprio ai suoi fan, non il massimo dato il vistoso calo di popolarità in patria del presidente come certificato dagli ultimi sondaggi.

I dazi di Trump “distruggeranno” il Lesotho

Il Lesotho è un Paese molto particolare: grande più o meno come il Belgio e con 2 milioni di abitanti, tutto il suo territorio dove spesso nevica si trova sopra i 1.400 metri di altitudine, caso unico al mondo soprattutto se pensiamo che si trova in Africa.

Come detto stiamo parlando di una delle economie più fragili del globo. Molti lavoratori lesothiani pendolano quotidianamente o stagionalmente in Sudafrica, altri lavorano nelle miniere di diamanti e - circa 40.000 - invece nel settore tessile.

Nel tessile la produzione riguarda soprattutto i jeans Levi’s - le esportazioni verso gli Stati Uniti nel 2024 hanno raggiunto i 237 milioni di dollari rappresentando oltre il 10% del PIL - e le magliette per la Greg Norman Collection come riportato da Africa Express.

I dazi del 50% imposti da Donald Trump al Lesotho così andranno a distruggere l’industria tessile e il suo indotto, “uccidendo” de facto il Paese come sottolineato da diversi analisti.

Tutto questo però potrebbe diventare un problema anche per il presidente americano. La Greg Norman Collection come spiegato dall’Africa Express da tempo ha una collaborazione i Trump Golf Club.

I fan di Donald Trump che affollano i suoi campi da golf così andranno a spendere molto di più per le loro amate magliette per colpa dei dazi, con lo stesso discorso che potrebbe valere per i jeans Levi’s molto popolari negli Usa e nel resto del mondo.

Naturalmente si tratta di situazioni non paragonabili con la crisi delle Borse e i rischi di una recessione paventati negli ultimi giorni, ma spesso sono le piccole cose quelle che rimangono maggiormente impresse al cittadino medio quando poi si trova all’interno di un seggio elettorale.

Insomma se il Lesotho - Paese con uno dei tassi di HIV più alti al mondo che soffrirà molto anche per lo smantellamento dell’USAID sempre da parte del tycoon - presto potrebbe vedere la sua singhiozzante economia andare in frantumi, come stanno dimostrando i sondaggi d’Oltreoceano anche per Donald Trump questi dazi presto potrebbero diventare un bel problema.

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# Africa
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