Debito USA: altro che compromesso! Hanno stravinto McCarthy e il GOP

Glauco Maggi

5 Giugno 2023 - 13:31

La battaglia in Congresso per il tetto al debito USA ha mostrato che, con la leadership di McCarthy, il GOP sa ancora come si fa a vincere.

Debito USA: altro che compromesso! Hanno stravinto McCarthy e il GOP

L’America ha dunque evitato il default, che avrebbe avuto conseguenze deleterie: dal più che probabile abbassamento del rating del credito USA ad una accelerazione della caduta nella recessione dell’economia americana, con riflessi internazionali. Queste due evenienze avrebbero provocato effetti negativi per i risparmi delle famiglie e per l’andamento economico generale del paese, che vive un momento delicato e incerto: Wall Street tiene, ma l’indice Dow Jones Industrial Average è attorno ai 33mila punti, ancora lontano dal massimo dei 36.952 punti toccati il 5 gennaio del 2022; e il prodotto interno lordo è cresciuto solo dell’1,3% nel primo trimestre di quest’anno, in calo dall’1,6% del quarto trimestre e dal 3,2% del terzo trimestre dell’anno scorso.

Il risultato economico moderatamente positivo indotto dal sì bipartisan del Congresso alla legge che ha alzato il livello del debito pubblico entro la data capestro del 5 giugno non deve oscurare il terremoto politico che ha generato questo cosiddetto “compromesso”. In politica, il termine indica un’intesa alla quale i due partiti arrivano sacrificando ognuno una parte delle proprie richieste. Un pareggio, in sostanza.

Stavolta no, un vincitore c’è e si chiama Kevin McCarthy, texano, Speaker (presidente) della Camera dal 7 gennaio 2023, e terzo in linea per andare alla Casa Bianca in caso di morte, di dimissioni o di altri impedimenti del presidente e del suo vice. McCarthy è del GOP, e la smilza maggioranza repubblicana su cui può contare nella attività legislativa è di soli quattro voti (sul totale di 435 deputati). Si ricorderà che in gennaio, per essere eletto nella posizione di Speaker che era stata di Nancy Pelosi fino al voto di medio termine del novembre scorso, McCarthy dovette passare attraverso una sequenza di 15 votazioni a fumata nera della Camera, un record imbarazzante che non si vedeva da 164 anni. L’ala ultraconservatrice del Freedom Caucus, che raccoglie circa una cinquantina dei 222 deputati repubblicani, si rifiutava di votare per lui. [...]

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