Il decreto Bollette è stato convertito in legge: cosa cambia per bonus elettrodomestici, tassazione auto aziendali, tutele alle famiglie in bolletta e impianti sportivi? Vediamo le nuove misure.
Approvata dal Senato la conversione in legge del decreto Bollette (Dl 19 del 2025) che reca misure urgenti in materia di energia, trasparenza dei mercati e tutela dei consumatori. Il decreto è articolato in 6 articoli e durante il suo iter alla Camera è stato alimentato con modifiche mirate a portare un sostegno reale per le famiglie e le imprese.
Ma cosa cambia con l’entrata in vigore di questo decreto? Nel testo vengono dettate le regole definitive per il bonus elettrodomestici, viene prevista la proroga per la tassazione delle auto aziendali e anche quella per le tutele dei cittadini vulnerabili.
Vediamo le principali novità e cosa cambia con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento
Bonus elettrodomestici da 200 euro
Una delle certezze del decreto Bollette è che il bonus elettrodomestici non avrà un click day come si temeva. Il bonus di 100 o 200 euro sarà erogato direttamente come sconto diretto in fattura.
Il bonus, che vale fino al 30% della spesa effettuata con un tetto massimo di 100 euro, è aumentato a 200 euro per i nuclei familiari con Isee fino a 25.000 euro. Inizialmente era stato previsto che per avere il bonus si dovesse presentare apposita domanda, con il pericolo click day in agguato, ed erano stati posti limiti alla classe energetica dell’elettrodomestico acquistato. Con le modifiche apportate durante l’iter di approvazione al decreto, però, si sono tolti i limiti alla classe energetica del nuovo elettrodomestico e si è previsto lo sconto diretto in fattura per il riconoscimento.
Dei limiti sono, però, rimasti al bonus: per poterne fruire sarà necessario rottamare il vecchio elettrodomestico e lo sconto sarà riconosciuto solo per elettrodomestici fabbricati nell’Unione Europea.
Tutele vulnerabili prolungate con la proroga
Con il decreto Bollette è stata prevista anche una proroga alle tutele per le famiglie vulnerabili. Le attuali tutele, previste fino al 31 marzo 2027 che permettevano di non passare al mercato libero dell’energia, saranno attive anche dopo il 31 marzo 2027.
Sempre per i vulnerabili sono stati previsti altri aiuti oltre il prolungamento delle tutele per la bolletta della luce. Prevista, infatti, anche una protezione per chi non versa le spese condominiali: con debiti che non superano i 5.000 euro non potrà essere pignorata la prima casa.
Proroga per la tassazione delle auto aziendali
La legge di Bilancio 2025 ha previsto una modifica sostanziale alla tassazione della auto aziendali concesso in uso promiscuo ai dipendenti. Se prima la tassazione era prevista in base alle emissioni di Co2, dal 2025 è calcolata in base all’alimentazione del veicolo.
L’aumento della tassazione colpisce in modo particolare le auto a benzina e quelle diesel. Il problema principale è che la tassazione superiore avrebbe colpito retroattivamente anche i veicoli ordinati nel 2024 (quando ancora non si sapeva dell’aumento) consegnati nel 2025.
Il Decreto Bollette esclude dalla nuova tassazione le auto aziendali ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse ai dipendenti in uso promiscuo entro il 30 giugno 2025.
Sostegno agli impianti sportivi energivori
L’articolo 4 quinquies, aggiunto nel passaggio alla Camera, introduce una misura che vuole ridurre l’impatto dei costi dell’energia nel settore sportivo. Per l’anno 2025 è incrementato di 10 milioni di euro il Fondo a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano. Le risorse previste servono per erogare contributi a fondo perduto per piscine energivore e per impianti natatori gestiti dalla società e dalle associazioni sportive dilettantistiche.
Un apposito decreto del Presidente del Consiglio, poi, dovrà definire i termini e le modalità per la presentazione della domanda di accesso al beneficio.
Bonus bollette 200 euro
Sicuramente tra tutte, la novità più attesa dalle famiglie a basso reddito è il bonus bollette da 200 euro. Il bonus è già partito e riconosciuto alle famiglie con Isee fino a 25.000 euro e per chi ha Isee fino a 9.530 euro può essere sommato al bonus sociale già riconosciuto dall’Arera. A beneficiarne, secondo le stime dell’Arera, sono circa 5.5 milioni di famiglie.
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