Decreto fiscale 2025 approvato al Senato, tutte le novità previste

Patrizia Del Pidio

29 Novembre 2024 - 09:14

Passa al Senato il decreto fiscale con le misure previste originariamente e gli emendamenti votati favorevolmente. Cosa cambia?

Decreto fiscale 2025 approvato al Senato, tutte le novità previste

Il Decreto Fiscale, che introduce misure urgenti in materia di economia fiscale e per gli enti territoriali, collegato alla Legge di Bilancio incassa la fiducia al Senato e si avvia a concludere l’iter parlamentare, arrivando blindato alla Camera dei Deputati. Dopo l’ok del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre e il parere favorevole della Commissione Bilancio il DL 155/2024 deve effettuare il passaggio alla Camera dove non ci saranno cambiamenti.

Il testo è quello originario a cui sono stati aggiunti gli emendamenti approvati. Vediamo cosa cambia e le misure più importanti che contiene.

Ape sociale rifinanziata per il 2025

Il decreto fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri, rifinanzia l’Ape sociale che la Legge di Bilancio proroga anche per il 2025. Nel comunicato del Cdm si legge che la misura è incrementata di:

  • 20 milioni di euro per il 2025;
  • 30 milioni di euro per il 2026;
  • 50 milioni di euro per il 2027;
  • 10 milioni di euro per il 2028.

L’indennità Ape sociale, quindi, in base a quanto previsto dal decreto fiscale è stata rifinanziata fino alla fine del 2028, anche se la Manovra 2025 la proroga solo per il prossimo anno.

Proroga acconto Irpef e Irap

Sicuramente si tratta della misura più attesa dai lavoratori autonomi (che è stata anticipata da un comunicato stampa del Mef del 27 novembre) i e riguarda la scadenza del pagamento del secondo acconto delle imposte del 30 novembre 2024 (che cadendo di sabato slitta al 2 dicembre).

Il Decreto Fiscale fa slittare il pagamento di tutti gli acconti delle imposte sul reddito (Irpef, Irap, imposte sostitutive) al 16 gennaio 2025 come già accaduto lo scorso anno, con la possibilità di scegliere di pagare anche a rate da gennaio a maggio.
Da notare che la proroga riguarda soltanto l’acconto e non anche i contributi previdenziali o la maggiorazione sulla differenza di redditi per chi ha aderito al concordato preventivo biennale.

Riapertura concordato preventivo

La finestra per aderire al concordato preventivo biennale si riapre fino al 12 dicembre ufficialmente. Possono approfittarne soltanto i soggetti Isa che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nei termini entro il 31 ottobre 2025 (esclusi dalla proroga i contribuenti forfettari).

Per aderire al concordato è necessario presentare una dichiarazione integrativa e in questo modo si accetta la proposta di imponibile fiscale per il versamento delle imposte per un biennio. Chi aderisce ha la possibilità, inoltre, di sanare eventuali irregolarità per annualità precedenti ancora accertabili.

Bonus Natale allargato

Il Decreto Fiscale estende la platea dei beneficiari del Bonus Natale 2024, 100 euro una tantum erogati con la tredicesima che spetta ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28.000 euro che abbiano almeno un figlio a carico.

In caso di due genitori, sposati o conviventi, che rientrano nei requisiti per il bonus, lo stesso può essere riconosciuto solo a uno dei due. La domanda per avere i 100 euro a dicembre va presentata al datore di lavoro certificando il possesso dei requisiti e il codice fiscale di figlio e coniuge/partner.

Giubileo

Il decreto economico – fiscale appena approvato per l’anno 2024 incrementa di 25 milioni di euro la spesa già prevista per lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026.

Per permettere al Comitato Italiano Paralimpico di provvedere ai maggiori costi sostenuti per la XVII edizione dei Giochi Paralimpici del 2024 è stata incrementata di 4 milioni di euro l’autorizzazione di spesa per la pratica sportiva delle persone disabili.

Sempre per il 2024 è stata autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per tutte le spese connesse allo svolgimento della celebrazione del Giubileo in favore di Roma Capitale.

Stanziamenti per straordinari polizia e vigili del fuoco

Per migliorare la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza con il decreto fiscale si incrementa di 100 milioni di euro per il 2024 lo stanziamento per quanto destinato alla retribuzione del lavoro straordinario del personale assunto nelle Forze di Polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Proroga per Bardonecchia

Il Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha proposto al Consiglio dei Ministri di deliberare una proroga di 12 mesi allo stato di emergenza del Comune di Bardonecchia della città metropolitana di Torino. Lo stato di emergenza per questo territorio era stata dichiarato in seguito all’evento meteorologico verificatosi il 13 agosto 2023.

Stanziamenti per la Sicilia e per Trento

Il decreto economico fiscale riconosce stanziamenti alla Sicilia e alla provincia di Trento.
Il contributo riconosciuto alla Sicilia per l’anno 2024 ammonta a 74.418.720 euro e sono volti ad ammortizzare le conseguenze della revisione dell’Irpef e delle detrazioni fiscali previste dalla riforma fiscale.
Alla Provincia autonoma di Trento, invece, sono stanziati 5.491.000 euro per il maggior gettito del bollo auto riservato allo Stata l’anno 2013.

Emendamenti non approvati

Attesa da molti nel corso del 2024, uno degli emendamenti presentati al collegato fiscale, che però non è stato approvato, riguarda la rottamazione quinquies che dovrebbe riguardare i carichi affidati all’agente di riscossione tra il 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2024. La sanatoria consentirebbe di sanare tutte le cartelle esattoriali non ricomprese nella rottamazione quater (che ricordiamo ha compreso solo i carichi affidati entro il 30 giugno 2023).

Un altro emendamento non approvato riguarda la tassazione della plus valenza per chi ha ristrutturato con il Superbonus. Attualmente si applica la tassazione del 26% per gli immobili venduto prima che siano trascorsi 10 anni dalla ristrutturazione, l’emendamento chiede di ridurre il periodo in 5 anni e di escludere l’eventuale plus valenza se il contratto preliminare è stato registrato entro gennaio 2024.

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