Detrazione superbonus, quanto bisogna guadagnare per averla tutta

Patrizia Del Pidio

7 Febbraio 2024 - 08:15

Detrazione superbonus e capienza fiscale: per non rischiare di perdere parte della detrazione spettante sugli interventi edili ed averla tutta, quanto si deve guadagnare?

Detrazione superbonus, quanto bisogna guadagnare per averla tutta

La detrazione del superbonus dipende dalla capienza fiscale e non sempre il contribuente riesce ad averla tutta. Quando è necessario guadagnare per non rischiare di perdere parte del beneficio? Questo è un dubbio che assilla tutti coloro che hanno dovuto affrontare la spesa per i lavori del superbonus dopo la decisione del governo Meloni di dire basta alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi. La modifica apportata alla fruizione degli sconti derivanti dagli interventi edilizi fa si che l’unico modo per goderne torni a essere la detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi che comporta uno sconto sull’Irpef dovuta.

Questo modo di godere dello sconto, però, comporta un problema che con la cessione del credito non si poneva, ovvero la capienza fiscale. Il contribuente che non guadagna oltre un certo reddito, infatti, rischia di perdere una parte dello sgravio spettante perché non ha abbastanza imposta da cui sottrarlo. Il problema diventa molto più evidente quando si parla di superbonus per due motivi distinti:

  • solitamente i lavori comportano spese più elevate visto che per fruirne è necessario guadagnare due classi energetiche;
  • la detrazione, da normativa, deve essere spalmata in quattro quote annuali di pari importo (e questo rende la detrazione stessa molto più grande rispetto agli altri bonus edilizi che si ammortizzano con detrazioni decennali).

Il Superbonus diventa un beneficio solo per ricchi?

Mentre per il 2024 il problema del superbonus si pone meno, essendo stata ridotta sensibilmente la platea dei possibili beneficiari e soprattutto perché l’aliquota di detrazione è scesa al 70%, nel 2023 molti contribuenti che hanno affrontato le ristrutturazioni approfittando del superbonus si sono trovati nella spiacevole situazione di non essere certi di avere un’imposta che permetteva di ricevere un rimborso annuale completo (la parte di detrazione eccedente l’imposta va perduta per incapienza fiscale).

Non è sbagliato, quindi, affermare che, dopo la modifica apportata nel febbraio 2023 i redditi più bassi sono stati nettamente svantaggiati avendo molte più difficoltà ad avere diritto all’intera detrazione del superbonus. Che di fatto è diventato una sorta di agevolazione che sembrava destinata solo ai più abbienti. Qui va aperta una parentesi, visto che poi è stato predisposto un contributo a fondo perduto per chi non poteva sostenere la differenza di spesa tra l’aliquota ridotta al 90% e il reale onere da corrispondere.

Tornando al discorso della capienza fiscale, però, cerchiamo di capire meglio cosa significa e perché si rischia di perdere parte della detrazione facendo qualche simulazione.

Supponiamo di aver speso, nel 2023, per i lavori con il superbonus al 90% 146.600 euro. La detrazione spettante sarebbe di 132.000 euro circa che spalmata su 4 anni equivarrebbe ad una detrazione annua di 33.000 euro circa.

Ma quanto serve guadagnare per pagare 33.000 euro di Irpef e potersi permette una detrazione di uguale importo? Occorre guadagnare 93.300 euro lordi l’anno circa per poter detrarre 33.000 euro.

Se sulla stessa spesa l’aliquota è al 70% (con il nuovo superbonus 2024) la detrazione spettante è pari 102.600 euro che spalmata su 4 anni darebbe diritto a una detrazione annua di 25.600 euro. In questo caso occorrerebbe circa un reddito lordo di circa 80.000 euro per non perdere neanche un centesimo di detrazione.

Facciamo qualche altra simulazione

Con una spesa di 85.555 euro, ad esempio, con il superbonus al 90% spetterebbe una detrazione complessiva di 77.000 euro circa. Ovvero una detrazione annua di 19.250 euro. Per poterla assorbire interamente con l’Irpef servirebbe un guadagno lordo pari 61.280 euro annui.

Se il superbonus è al 70%, invece, la detrazione spettante è di 53.000 euro, pari a 13.475 euro. Per assorbirla per intero e non perdere nulla servirebbe un guadagno lordo di almeno 48.125 euro l’anno.

Prendiamo ad esempio una cifra di detrazione più bassa. Una spesa da 30.000 euro con quanto si ammortizzerebbe? Con il superbonus al 90% spetterebbe una detrazione di 27.000 euro pari a 6.750 euro l’anno. In questo caso basterebbe un guadagno lordo annuo di 28.500.

Con il superbonus al 70%, invece si avrebbe una detrazione totale di 21.000 euro. Pari a una detrazione annua di 5.250 euro che si ammortizzerebbe per intero con un reddito lordo di 22.300 euro.

I redditi più bassi si potranno permettere solo interventi minori

Fermo restando che si sta discutendo se estendere la detrazione in 10 anni anche per le detrazioni spettanti con il superbonus (che attualmente è prevista solo per le spese sostenute nel corso del 2022), resta il fatto che per beneficiare di una detrazione molto alta serve un reddito imponibile alto.

Per chi ha redditi bassi, per poter fruire per intero del beneficio, sarà necessario limitarsi a interventi a basso costo che consentano di ammortizzare la detrazione in base al reddito annuo.

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