Detrazioni edilizie per incapienti e forfetari, ecco come non perderle

Patrizia Del Pidio

07/06/2023

Ad oggi per poter fruire delle detrazioni edilizie di ristrutturazioni o ecobonus, ma anche di Superbonus, è necessario avere Irpef da cui detrarle. Ma cosa deve fare chi non paga l’Irpef?

Detrazioni edilizie per incapienti e forfetari, ecco come non perderle

Con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura i problemi non sono sorti solo per chi voleva utilizzare il Superbonus. Visto che ad oggi l’unico modo per poter fruire dei bonus previsti nell’edilizia è tramite detrazioni fiscali, per goderne è necessario essere soggetti che pagano l’Irpef e questo significa che tutti coloro che rientrano nella fascia degli incampienti o che hanno scelto di aprire una partita Iva con regime forfetario sono automaticamente esclusi da tutti questi bonus edilizi.

Gli incapienti, infatti, non pagando l’Irpef perché le detrazioni spettanti annullano l’imposta, non hanno diritto a detrazioni di sorta. Lo stesso capita ai contribuenti forfetari perché l’Irpef proprio non la pagano essendo assoggettati ad un’imposta sostitutiva e, quindi, anche in questo caso il diritto alle detrazioni non sussiste. Per avere diritto ad una detrazione dall’Irpef, infatti, c’è bisogno di Irpef da versare e nel caso degli incapienti e dei forfetari questo presupposto non sussiste.

Addio alle detrazioni per i bonus edilizi

A rigor di logica, quindi, incapienti e forfetari sono tagliati fuori non solo dal Superbonus ma anche da bonus ristrutturazione ed ecobonus che danno diritto, rispettivamente a detrazioni del 50% e del 65%. Ma anche da bonus mobili, bonus verde, bonus facciate, bonus condizionatori e zanzariere (che rientrano nel bonus ristrutturazioni o nell’ecobonus in base alle caratteristiche dei dispositivi che si installano).

Ovviamente se l’immobile dell’incapiente o del forfetario è in comproprietà con un’altra persona potrà essere quest’ultima a poter fruire delle detrazioni spettanti, ma cosa accade se ad essere proprietario dell’immobile è solo l’incapiente o il contribuente forfetario?

Ecco come non perdere le detrazioni edilizie per chi non può fruirne

Quello che non tutti forse sanno è che a fruire delle detrazione non deve essere necessariamente il proprietario dell’immobile. Possono essere anche eventuali familiari conviventi che hanno capienza fiscale. Figli che lavorano come dipendenti, ad esempio, o anche il coniuge se ha capienza fiscale. L’importante è che vivano nell’immobile oggetto di ristrutturazione o lavori edilizi per il quale si richiedono le detrazioni. E che, ovviamente, sostengano le spese per le quali, poi, richiedono le detrazioni.

E se non si ha un coniuge o un figlio dipendente che possano fruire delle detrazioni? Se non si è sposati e si convive con un partner? Anche in questo caso la possibilità di non perdere le detrazioni esiste. Perché le stesse spettano al proprietario ma anche a chiunque abbia un diritto di godimento sull’immobile.

Basta, quindi, stipulare un contratto di comodato di uso gratuito dell’immobile, che deve essere necessariamente registrato per essere valido, per poter permettere all’eventuale partner di fruire delle detrazioni per bonus edilizi sull’immobile in cui si vive.

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