In molti casi non è così scontato capire se è necessario avere la partita Iva. Per vendere su Vinted l’obbligo è rappresentato dall’essere un venditore professionale o no.
Devo avere la partita Iva per vendere su Vinted? Nell’ultimo periodo, soprattutto dopo l’introduzione del regolamento Dac7, il dubbio se aprire o meno la partita Iva per vendere oggetti usati è stato sollevato in diverse occasioni. La cosa da chiarire fin dall’inizio è che la differenza del trattamento fiscale applicato e l’obbligo di apertura della partita Iva si gioca sul tipo di vendite: sono professionali oppure occasionali?
A definire se una tipologia di commercio è occasionale o no, tra l’altro, non è la percezione che il venditore ha dell’attività, ma come la si effettua. In questo articolo andremo a vedere quando anche per vendere su Vinted è obbligatorio essere titolari di una partita Iva.
Vendere su Vinted, quando si tratta di commercio occasionale?
Per vendere su Vinted non è necessario avere la partita Iva nel momento che le vendite realizzate sulla piattaforma sono considerate occasionali, indipendentemente da quello che prevede il regolamento Dac7.
Il nuovo regolamento, infatti, vuole che le diverse piattaforme di intermediazione alla vendita siano obbligate a richiedere ai venditori la compilazione di un modulo contenente i loro dati da trasmettere alle autorità fiscali nel caso che:
- siano effettuate più di 30 vendite l’anno;
- si abbia un guadagno dalle vendite superiore a 2.000 euro.
I limiti imposti dalla normativa per la comunicazione dei dati, però, non sono vincolanti per l’apertura della partita Iva. Si immagini, per esempio, un venditore che decide di vendere una borsa rara e di marca su Vinted, ricavando 2.500 euro. Il soggetto sarà costretto a compilare il modulo richiesto dalla normativa Dac7, ma allo stesso tempo, pur avendo avuto un corposo guadagno, potrebbe non essere obbligato all’apertura della partita Iva. Se si tratta di una vendita una tantum la stessa è considerata occasionale e, pertanto, non soggetta a obblighi fiscali e all’apertura della partita Iva.
Cerchiamo, quindi, di capire quando le vendite sono considerate occasionali. Si può vendere su Vinted senza aprire partita Iva nel caso che l’attività commerciale sia svolta in modo sporadico e occasionale (il caso, ad esempio, di chi vuole vendere qualche articolo di abbigliamento che non usa più).
Determinante a definire un’attività commerciale occasionale è anche il fatto che non si effettuino acquisti di prodotti destinati alla vendita. La giovane, quindi, che sceglie di vendere su Vinted le scarpe che non mette più, qualche paio di jeans e qualche maglione, non rientra sicuramente nell’attività professionale e, pertanto, non ha l’obbligo di aprire partita Iva.
Quando è obbligatorio avere la partita Iva per vendere su Vinted?
Una buona definizione del commercio esercitato con professionalità ci viene dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il quale chiarisce che “i requisiti di professionalità e abitualità sussistono ogni qual volta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici finalizzati al raggiungimento di uno scopo”.
Chi utilizza Vinted per vendere regolarmente e in modo continuativo lo fa in modo professionale e produce reddito di impresa e proprio per questo è obbligato ad aprire partita Iva, indipendentemente dall’ammontare dei guadagni. Proprio per questo diventa determinante sapere come muoversi e quali sono gli adempimenti obbligatori prima che la propria attività commerciale su Vinted diventi professionale.
Quando l’attività di vendita è svolta con sistematicità e in modo abituale si configura l’attività professionale. Attenzione, però: basterebbe anche solo fare pubblicità all’attività stessa (su TikTok, su Facebook, o su Instagram, solo per portare alcuni esempi) a trasformare un’attività in professionale.
La professionalità delle vendite su Vinted non è legata al reddito, quindi, ma da come viene svolta l’attività. Se si partecipa costantemente all’attività di vendita di oggetti sulla piattaforma, anche se sono usati, con ricorrenti vendite e transazioni in un anno, l’attività è sistematica, regolare e continuativa nel tempo e proprio per questo, se si vogliono evitare multe dall’Agenzia delle Entrate, è necessario aprire partita Iva e provvedere agli adempimenti contabili e fiscali.
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