Di quanto aumenta lo stipendio dopo l’apprendistato?

Simone Micocci

12 Settembre 2024 - 14:45

Come cambia lo stipendio al termine dell’apprendistato? Lordo più alto, ma dopo il primo anno si pagano più contributi.

Di quanto aumenta lo stipendio dopo l’apprendistato?

Se hai terminato il periodo di apprendistato e tanto te quanto il tuo datore di lavoro non avete comunicato il recesso del contratto, il rapporto di lavoro passa a tempo indeterminato e lo stipendio aumenta.

Quest’ultimo è uno degli aspetti ovviamente più graditi dall’ex apprendista che dopo anni in cui ha guadagnato meno dei suoi colleghi può finalmente percepire esattamente l’importo tabellare previsto dal contratto.

A tal proposito, è bene fare chiarezza su quanto aumenta lo stipendio dopo l’apprendistato anche perché è vero che cresce la quota spettante al dipendente ma al tempo stesso si versano anche più contributi e di conseguenza la conversione da lordo a netto avviene con regole meno favorevoli.

Come viene determinato lo stipendio durante l’apprendistato

Come potete approfondire qui, durante l’apprendistato lo stipendio è più basso rispetto a quanto percepito dai colleghi assunti con regolare contratto a tempo indeterminato (come pure determinato) per una serie di fattori.

Intanto perché gli apprendisti possono essere inquadrati fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria a cui fanno riferimento i colleghi che svolgono qualifiche simili. Ovviamente già questo ha incidenza sullo stipendio, perché se ad esempio un terzo livello viene pagato 2.000 euro, un quinto livello potrebbe prenderne 200 o 300 euro in meno.

Così come il fatto che durante l’apprendistato viene riconosciuto uno stipendio solo “parziale”. Generalmente, infatti, nel primo anno di apprendistato si parte dal 70% della retribuzione prevista per quel determinato livello, per poi salire all’80% nel secondo anno e infine al 90% nel terzo anno. Se ad esempio il Ccnl prevede uno stipendio lordo di 2.000 euro, allora il primo anno ne spettano 1.400, il secondo 1.600 e il terzo 1.800.

Queste percentuali possono variare a seconda del Ccnl applicato.

Va detto che le due opzioni sono alternative: quindi, o il datore di lavoro sceglie un inquadramento inferiore rispetto a quello che di fatto verrà applicato una volta terminato l’apprendistato oppure il pagamento parziale di quanto effettivamente dovuto.

Di quanto aumenta lo stipendio al termine dell’apprendistato

Con il passaggio da apprendistato a contratto a tempo indeterminato, quindi, al lavoratore viene equiparato ai propri colleghi.

Ciò significa, ad esempio, che nel caso in cui durante l’apprendistato era stato inquadrato a uno o due livelli inferiori, con la trasformazione a tempo indeterminato godrà inevitabilmente di un aumento.

Pensiamo ad esempio a un apprendista assunto nel quinto livello (anziché il terzo) nel Ccnl commercio che quindi durante l’apprendistato avrà guadagnato circa 1.511 euro. Una volta terminato l’apprendistato dovrà salire al terzo livello, con relativo aumento della retribuzione a 1.793 euro lordi circa.

Meno significativa la variazione nel caso in cui il datore di lavoro abbia preferito assumere nel livello contrattuale di riferimento ma con riduzione percentuale dello stipendio. Pensiamo ad esempio a un dipendente del terzo livello Commercio: per questo il primo anno di apprendistato è pagato 1.255 euro circa, il secondo 1.434 e il terzo 1.613 euro, mentre al termine di tutto il periodo salirà appunto a 1.793 euro lordi.

Nuove regole per il calcolo dello stipendio netto da lordo

Come anticipato, però, durante l’apprendistato il lavoratore gode di regole più vantaggiose per quanto riguarda il calcolo dello stipendio netto da lordo. Le imposte sono sempre le stesse, a cambiare è l’aliquota contributiva applicata (sia per il datore di lavoro che per il dipendente).

Durante l’apprendistato, infatti, la contribuzione a carico del lavoratore è pari al 5,84% per tutta la durata della formazione, come pure per il primo anno di prosecuzione del rapporto di lavoro, mentre solitamente la percentuale è del 9,19%.

Nel primo anno successivo all’apprendistato, quindi, l’aliquota contributiva applicata è quella agevolata, mentre successivamente è quella ordinaria del 9,19%. Ad esempio, se lo stipendio è di 2.000 euro durante l’apprendistato e nel primo anno successivo si pagano 116,80 euro di contributi, mentre con l’aliquota piena 183,80 euro.

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