Quando la dichiarazione precompilata con 730/2023 è stata predisposta dall’Agenzia delle Entrate con Errori, il contribuente è obbligato ad apportare modifiche.
Dichiarazione dei redditi precompilata 2023, modifica obbligatoria in caso di errori.
Se si invia e si accetta un modello 730/2023 precompilato con errori l’effetto semplificazioni si annulla, con un effetto a catena molto pericoloso per il contribuente che ha troppa fiducia nel Fisco.
La norma generale vuole che chi accetta il modello 730/2023 precompilato senza apportare modifiche è esonerato dai controlli formali. Ma L’Agenzia delle Entrae ha sempre la possibilità di effettuare delle verifiche sui requisiti soggettivi che danno diritto a detrazioni, deduzioni e agevolazioni.
Dichiarazione dei redditi precompilata con errori: modifica dei dati obbligatoria
Prestare sempre attenzione ai dati inseriti nel modello 730/2023 precompilato dell’Agenzia delle Entrate è d’obbligo. Non sempre, infatti, accettare la precompilata del Fisco senza apportare modifiche è la scelta più saggia, soprattutto se nella stessa sono presenti errori. Ma vediamo il perché.
La dichiarazione dei redditi precompilata, sebbene negli anni sia costantemente migliorata sia in relazione alla qualità che alla quantità dei dati, richiede sempre che sia il contribuente a validare le informazioni presenti, attestando quindi la correttezza delle stesse.
L’intervento umano resta fondamentale, così come affidarsi ad un professionista o un CAF in caso di dubbi.
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Sono in tanti a chiedersi come comportarsi in caso di errori nella dichiarazione dei redditi precompilata predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Un quesito che nasce alla luce dei vantaggi previsti per chi presenta il 730 direttamente o tramite il sostituto d’imposta senza modificare i dati presenti.
Si ricorda infatti che chi accetta la dichiarazione dei redditi 2023 precompilata non è soggetto ai controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi.
Resta però la possibilità di effettuare controlli circa i requisiti soggettivi per beneficiarne: a stabilirlo è l’articolo 5 del decreto legislativo n. 175/2014.
Quindi, se la dichiarazione dei redditi precompilata contiene errori, al contribuente spetta l’obbligo di modificare le informazioni non veritiere, relative ad esempio a spese non effettivamente sostenute o detraibili solo parzialmente.
L’esonero dai controlli formali non salva il contribuente che beneficia di agevolazioni non spettanti.
Dichiarazione dei redditi precompilata, modifiche e invio dall’11 maggio 2023
Si evidenzia inoltre che in caso di errori o incongruenze nei dati trasmessi da soggetti terzi, l’Agenzia delle Entrate lascia il compito di compilare il modello 730 precompilato al contribuente. Tali informazioni sono esposte in un foglio riepilogativo e non vengono indicate in dichiarazione dei redditi.
Chi dovesse accorgersi di errori nel proprio modello 730 precompilato, disponibile dal 2 maggio 2023, è quindi obbligato a modificare e integrare i dati proposti dall’Agenzia delle Entrate.
La dichiarazione dei redditi potrà essere inviata dall’11 maggio ed entro la scadenza del 2 ottobre 2023.
Si ricorda infine che l’esonero dai controlli formali previsto per chi accetta la precompilata senza modifiche non riguarda in ogni caso i dati relativi ai redditi percepiti.
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