Scadenze da rispettare, istruzioni e novità per quest’anno per la dichiarazione Irap 2023, con le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
L’Irap è l’imposta Regionale sulle Attività Produttive, istituita con dl 15 dicembre 1997, n. 446. Il suo gettito, per la maggior parte, serve a finanziare il sistema sanitario regionale.
Sicuramente è una delle imposte maggiormente criticate e mal viste dai contribuenti e proprio per questo, molte volte, si è parlato, di una sua possibile abolizione.L’Agenzia delle Entrate ha pubblicil nuovo Modello e le istruzioni per l’Irap 2023 con il provvedimento 55548 del 28 febbraio 2023.
Modello Irap 2023: istruzioni e scadenza
Entro il 30 novembre 2023 è necessario presentare la dichiarazione Irap 2023 relativa al periodo di imposta 2022.
Per i soggetti Ires e la Pubbliche Amministrazioni con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare, il termine di scadenza per la presentazione della dichiarazione Irap è l’undicesimo mese successivo rispetto alla chiusura del periodo di imposta.
Ai fini dell’adempimento non ha alcuna rilevanza la data di approvazione del bilancio o del rendiconto, ma solo la data di chiusura del periodo di imposta. La dichiarazione può essere presentata direttamente dal dichiarante oppure da un suo intermediario abilitato o altri soggetti incaricati.
Per ottenere tutte le indicazioni per la compilazione della dichiarazione è possibile visionare le istruzioni.
Le novità Irap 2023
La novità principale del modello Irap 2023 è l’esclusione delle partite Iva dalla presentazione. A partire dal 1 gennaio 2022, infatti, grazie alla Legge di Bilancio 2022, sono esclusi dal pagamento dell’Irap tutti colo che esercitano attività commerciali, arti e professioni.
Proprio in virtù di questa novità per l’anno di imposta 2022 il modello Irap subisce importanti cambiamenti e viene eliminato il IQ.
Restano soggetti all’imposta, invece:
- studi professionali associati;
- società di persone;
- società di capitali;
- entri commerciali in genere;
- enti del terzo settore.
Come si calcola l’Irap
L’Irap è un’imposta diretta calcolata sul valore della produzione dell’azienda. La base imponibile è rappresentata dal guadagno di un’azienda nell’arco dell’anno fiscale.
Il metodo di calcolo cambia in base alla tipologia di attività in particolare i metodi sono:
- metodo fiscale per imprese individuali e società di persone;
- metodo retributivo per enti non commerciali e amministrazioni pubbliche;
- metodo da bilancio per tutti gli altri soggetti.
I principi valevoli per tutti prevedono che per effettuare il calcolo è necessario in primo luogo calcolare la differenza tra il valore della produzione e il costo della produzione. Questi dati possono essere ricavati dal bilancio civilistico.
Non rientrano tra i costi, e quindi sono parte della base imponibile, il costo del personale dipendente, compensi per collaboratori occasionali e a progetto, i crediti maturati gli interessi di leasing, le perdite, gli accantonamenti, le svalutazioni nelle immobilizzazioni, crediti compresi nell’attivo circolante, liquidità.
A questo punto si ha a disposizione la base imponibile su cui può essere applicata l’aliquota Irap. Ogni regione, in base alle sue esigenze, può stabilire un’aliquota diversa all’interno di un range.
L’aliquota ordinaria è fissata al 3,9%, le regioni hanno la facoltà di muoversi all’interno di una forbice dello 0.92%, quindi possono aumentare massimo dello 0,92% e diminuire fino a un massimo dello 0,92%. Le regioni possono inoltre stabilire aliquote diverse per le diverse tipologie di attività.
Deve inoltre essere ricordato che in base all’articolo 5 del D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68, istitutivo del federalismo fiscale, le regioni possono anche azzerare l’aliquota Irap, inoltre possono disporre deduzioni dalla base imponibile nel rispetto della normativa dell’Unione Europea e delle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Questa possibilità viene però concessa solo alle regioni a statuto ordinario che devono comunque far fronte alle minori entrate derivanti da tale azzeramento con risorse proprie e senza poter fare affidamento al fondo perequativo.
Le regioni inoltre non possono azzerare l’aliquota Irap nel caso in cui abbiano applicato la percentuale di addizionale Irpef superiore 0,5%.
Deduzioni per di dipendenti
Sempre per le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022, è stata modificata anche la struttura della sezione I e del quadro IS, ovvero la parte del modello in cui vanno indicate le deduzioni per i lavoratori dipendenti.
Le modalità di deduzione sono state semplificate con la presenza nel quadro IS del rigo IS7 in cui inserire il costo del personale dipendente a tempo indeterminato e nello specifico:
- nella colonna 2 andranno indicati gli importi delle deduzioni del costo complessivo del personale dipendente con contratto a tempo indeterminato;
- nella colonna 1 andranno indicate le deduzioni spettanti per i lavoratori stagionali.
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