In cosa consistono i controlli sulla dichiarazione precompilata 2021, e come evitare di finire sotto la lente d’ingrandimento del Fisco? Di seguito, una panoramica delle verifiche effettuate dall’Agenzia delle Entrate e le modifiche che fanno scattare gli accertamenti sul 730 precompilato.
Controlli dichiarazione precompilata 2021, quando scattano le verifiche dell’Agenzia delle Entrate e quali sono i comportamenti che finiscono sotto la lente del Fisco?
La stagione della dichiarazione dei redditi ha preso il via il 10 maggio, con la messa a disposizione della precompilata sul sito delle Entrate. Per ora si può solo accedere, mentre la modifica dei dati e l’invio della dichiarazione si possono fare dal 19 maggio.
Con l’inizio della stagione della dichiarazione dei redditi si dà il via anche a quella dei controlli. Le verifiche delle Entrate scattano in determinate situazioni, mentre in altri casi la lente del Fisco non si aziona: vediamo quindi cosa fare per evitare gli accertamenti.
Controlli dichiarazione precompilata 2021: come evitare le verifiche del Fisco
Per evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate sulla dichiarazione dei redditi precompilata c’è una sola strada: non fare modifiche al 730.
I contribuenti che accettano il 730 precompilato così com’è, senza modifiche o integrazioni ai dati già immessi dall’Agenzia delle Entrate, verranno esclusi dai controlli formali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
I vantaggi della precompilata quindi salgono a due: non solo c’è la semplicità di compilazione, perché i dati presenti presenti sono stati inseriti dal sistema, ma c’è anche l’esclusione dalle verifiche formali. Il perimetro normativo viene dato dalla circolare n. 11 del 23 marzo 2015.
L’esclusione dai controlli è prevista se:
- la dichiarazione precompilata è presentata direttamente dal contribuente o dal sostituto d’imposta;
- non vengono modificati i dati precaricati dall’Agenzia.
Le modifiche a cui facciamo riferimento sono quelle che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta. Questo significa che si possono modificare alcune informazioni rimanendo tuttavia esenti dai controlli. Si tratta dei dati relativi a:
- l’anagrafica (con l’eccezione del comune di residenza, da cui dipende l’aliquota delle addizionali);
- il codice fiscale del coniuge;
- il codice fiscale del sostituto che fa il conguaglio;
- come compensare il credito;
- le modalità di pagamento, quindi modifica degli acconti o la rateazione dei versamenti.
L’esclusione dai controlli riguarda la documentazione delle spese, che il contribuente quindi non dovrà più conservare ed esibire.
Controlli dichiarazione precompilata 2021: quando scattano le verifiche dell’Agenzia delle Entrate?
Nel momento in cui si effettua una modifica -a parte ai dati anagrafici- al modello 730 precompilato si è passibili di controlli formali da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Viene considerata come “modificata” anche la dichiarazione in cui non cambia il valore imponibile ma ci sono delle variazioni sui singoli valori.
I controlli preventivi delle Entrate scattano nel momento in cui:
- i rimborsi superano i 4.000 euro: l’Agenzia può verificare l’esattezza della documentazione richiedendola entro 4 mesi dalla scadenza per la presentazione;
- sono state apportate modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta;
- i cambiamenti effettuati presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri indicati dall’Agenzia;
- lo scostamento con importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
- negli anni precedenti ci sono state situazioni di irregolarità.
Nel caso di presentazione della dichiarazione precompilata, con o senza modifiche, tramite un intermediario, la verifica dei documenti si effettua nei confronti del CAF o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, ed è esteso anche ai dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi. Non si applica invece il controllo preventivo sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso superiore a 4.000 euro, anche determinato da eccedenze d’imposta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti