I democratici non esitano a mettere la questione in primo piano nelle campagne elettorali. I repubblicani, invece, cercano di starne lontani preferendo concentrarsi sull’immigrazione.
“Il rovesciamento di Roe V. Wade è il più grande risultato ottenuto dal movimento conservatore dalla fine della guerra fredda”. Con queste parole, Laura Ingraham, una delle stelle di Fox News, la rete conservatrice di Rupert Murdoch, ha lodato la decisione della Corte Suprema di porre fine al diritto federale sull’aborto e rimandando il controllo agli Stati. Ingraham ha continuato asserendo che i conservatori dovrebbero “esserne orgogliosi”.
La Ingraham ha espresso queste parole subito dopo la recente sconfitta dei conservatori nel referendum in Ohio che avrebbe modificato la costituzione statale. La misura avrebbe innalzato la soglia da semplice maggioranza a 60 percento per l’approvazione dei referendum. Il legame con l’aborto non sembra ovvio ma c’è.
Dopo la decisione della Corte Suprema sull’aborto l’anno scorso una serie di “red states”, ossia conservatori, hanno approfittato per ridurre il diritto all’aborto. L’Ohio, dominato dai repubblicani al livello legislativo e esecutivo, ha approvato una legge riducendo il diritto all’aborto a 6 settimane dal concepimento, quando non poche donne sono spesso ignare di essere incinte. La Corte Suprema dello Stato sta considerando la legalità di questa nuova legge e dunque quella precedente nazionale rimane ancora in vigore, almeno temporaneamente. [...]
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