Con la stretta del ministro Schillaci il divieto di fumo va verso lo stop totale e include anche le sigarette elettroniche. Ecco quali saranno le nuove regole.
In arrivo misure ancora più restrittive sul divieto di fumo: con lo stop totale, o quasi, le sigarette elettroniche saranno equiparate in tutto e per tutto a quelle tradizionali. Il provvedimento mosso dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, si propone come un aggiornamento della legge Sirchia, ormai ventennale e pertanto insufficiente, a causa della diffusione delle e-cig. Ecco quali saranno le nuove regole.
Divieto di fumo anche all’aperto
Uno dei punti cardine dell’iniziativa del ministro Schillaci è l’estensione del divieto di fumo all’aperto a molti altri luoghi pubblici. Per il momento, infatti, le aree aperte in cui il fumo è vietato sono:
- L’esterno degli ospedali.
- I cortili delle scuole.
Con le nuove regole, invece, il divieto di fumo verrà esteso anche ad altre zone pubbliche, con particolare attenzione ai rischi del fumo passivo per bambini e donne in gravidanza. Tra i nuovi luoghi no smoking ci saranno quindi:
- Parchi in prossimità dei giochi per i bambini.
- Fermate dell’autobus e della metro.
- Stazioni ferroviarie, anche se all’aperto.
Oltre all’allargamento del divieto di fumo nelle aree pubbliche, la novità principale sarà l’equiparazione delle sigarette elettroniche e di quelle a tabacco riscaldato. L’uso di questi dispostivi sarà, infatti, vietato esplicitamente in tutti i luoghi per cui sarà previsto il divieto circa le sigarette tradizionali.
Le restrizioni a riguardo rappresentano un iter ormai consolidato, in cui i governi cercano di tenere il passo con le novità dei prodotti per fumatori e le direttive mediche. Il divieto di fumo è stato infatti sottoposto a una legislazione via via più restrittiva, ad esempio la modifica che include tra le zone no smoking in auto con minori o donne incinte è solo del 2016. Con la progressiva diffusione dei dispositivi elettronici, tuttavia, appare opportuna una regolamentazione più specifica.
Abolizione delle aree fumatori
La seconda novità sul divieto di fumo riguarda le aree fumatori, introdotte proprio dalla legge Sirchia nel tentativo di circoscrivere i danni. In particolare, il ministro Schillaci intende abolire e vietare la presenza di aree fumatori all’interno di luoghi pubblici, come ristoranti, pub e perfino aeroporti. Anche in questo caso il divieto includerà anche le sigarette elettroniche e i prodotti a base di tabacco riscaldato.
Stop alle pubblicità delle sigarette elettroniche
Coerentemente con la stretta sul fumo, l’iniziativa prevede anche un ampliamento del divieto di pubblicizzare prodotti per fumatori. Per il momento, infatti, non è possibile pubblicizzare i liquidi di ricarica o il tabacco, ma il nuovo divieto abolirà anche la possibilità di includere negli spot i dispositivi. In questo modo si avrà un’ulteriore restrizione delle misure previste per la sponsorizzazione dei prodotti da fumo.
Già la legge 165/1962 vieta la pubblicità - anche indiretta - di prodotti da fumo, con particolare riferimento alle sigarette e al tabacco. Le sigarette elettroniche, tuttavia, hanno potuto aggirare questa regola, in quanto non espressamente menzionate dalla legge, che peraltro non avrebbe potuto prevederle. Con il nuovo divieto, invece, anche la campagna pubblicitaria dei device per il fumo sarà vietata, con lo stop definitivo di questo genere di spot.
No alla nicotina da masticare
Il ministro della Salute, oltre al divieto di fumo, intende anche limitare più marcatamente la diffusione dei prodotti contenenti nicotina. Per questo motivo è già stata avviata la procedura per bloccare la vendita delle nicotine pouches, bustine di nicotina da masticare autorizzate dal decreto Milleproroghe 2022. La decisione del ministro della Salute si basa ovviamente sul parere degli esperti, concordi nel definire il rischio di questo prodotto.
L’Istituto superiore di sanità, infatti, si è espresso a riguardo, segnalando la prevedibile correlazione fra l’uso delle nicotine pouches e l’aumento dei fumatori. Il timore è che questi prodotti, disponibili in diversi gusti, come mango e caffè, possano incrementare la soglia di fumatori giovanissimi. Un prodotto di per sé accattivante e apparentemente innocuo, ma in grado di generare dipendenza in breve tempo, a causa della nicotina contenuta al suo interno. Oltretutto, le confezioni non presentano sistemi di chiusura particolari, rappresentando un grave rischio soprattutto per i bambini, che potrebbero ingerire inavvertitamente le bustine e rischiare l’intossicazione.
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