Donne e crescita economica: la parità di genere vale 20.000 miliardi di dollari

Violetta Silvestri

09/03/2021

Quanto vale la parità di genere in termini di crescita economica? Una cifra importante: fino a 20.000 miliardi di dollari entro il 2050. Le donne daranno una svolta, non solo economica.

Donne e crescita economica: la parità di genere vale 20.000 miliardi di dollari

La parità di genere, con il riconoscimento dei giusti diritti alle donne soprattutto nel mondo del lavoro, ha una valenza enorme.

Non solo a livello culturale, di giustizia sociale e morale, ma anche sul fronte economico. Secondo un nuovo studio, la crescita globale potrebbe ottenere una spinta di 20.000 miliardi di dollari se le donne fossero istruite allo stesso livello degli uomini e occupassero lo stesso numero di posti di lavoro.

La parità di genere, quindi, è sempre di più una priorità.

Quanto vale la parità di genere? Le donne come motore economico

Più donne nel mondo del lavoro, rafforzamento dell’accesso delle donne all’istruzione secondaria e maggiore assistenza per l’infanzia, accordi per un lavoro femminile flessibile: poche, ma concrete proposte politiche che hanno il potenziale di “accendere un fuoco” durante la crescita globale almeno fino al 2050.

Secondo un’analisi pubblicata questa settimana dagli economisti di Bloomberg Adriana Dupita, Abhishek Gupta e Tom Orlik le donne con più diritti, soprattutto nel mondo del lavoro, sono un motore di benessere senza eguali. La ricerca ha preso in esame 36 economie di Paesi sviluppati ed emergenti.

A livello globale, lo studio ha rilevato che lavora il 58,4% delle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, rispetto al 92,1% degli uomini.

Negli USA la prima recessione femminile

Negli Stati Uniti, mentre le donne hanno contribuito a spingere la più grande economia del mondo fuori dall’ultima recessione, questa volta sono rimaste indietro, tanto che gli economisti hanno parlato di prima recessione femminile del Paese.

Un’ondata di donne negli Stati Uniti hanno lasciato la forza lavoro lo scorso anno tra le battute d’arresto del settore dei servizi e per prendersi cura dei bambini la cui scuola o asilo nido sono stati chiusi durante la pandemia.

Secondo il Census Bureau, circa 1,4 milioni di madri sono rimaste fuori dalla forza lavoro a gennaio 2021. Allo stesso tempo, il rapporto sul lavoro di febbraio ha mostrato che la partecipazione delle donne è leggermente migliorata per le età più giovani, sebbene sia rimasta ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici.

Istruzione e lavoro per le donne: questa è la svolta

L’India ha il tasso di partecipazione femminile al mondo del lavoro più basso tra i Paesi analizzati nel rapporto, pari al 16,6%. Colmare il divario tra uomini e donne potrebbe aggiungere oltre il 30% al PIL della nazione entro il 2050.

“I Paesi devono pensare e riprogettare le loro economie per assicurarsi che saranno in grado di accogliere la forza lavoro aggiuntiva con posti di lavoro produttivi. In molti Paesi, le barriere all’istruzione e all’occupazione delle donne sono profondamente radicate”, ha detto l’economista di Bloomberg Dupita.

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