Ecco quanto devono aspettare gli eredi per ricevere le quote ereditarie dal conto corrente ed entrare in possesso dei beni immobiliari.
In seguito all’accettazione dell’eredità si apre la successione, procedura che può richiedere un tempo variabile a seconda del contenuto dell’eredità e dalle eventuali disposizioni presenti. La successione, peraltro, non si completa finché l’asse ereditario non viene ricostruito completamente. Per capire dopo quanto arriverà l’eredità è poi opportuno distinguere fra i beni diversi che la compongono. La parte dell’eredità rappresentata dal conto corrente del defunto, ad esempio, segue la normativa del Codice civile sulla liquidazione degli eredi. Per quanto riguarda i beni immobiliari è invece necessario procedere con la voltura catastale.
Quanto tempo ha la banca per liquidare gli eredi
Come è noto, il conto corrente del defunto viene immediatamente bloccato non appena la banca apprende conoscenza del suo decesso. Il blocco serve a garantire la preservazione del denaro del defunto e soprattutto a evitare che possa essere minato da persone non autorizzate. In sintesi, il conto corrente rimane bloccato finché non vengono individuati con assoluta certezza gli eredi e le quote loro spettanti.
La banca procederà poi a sbloccare il conto, al fine di liquidare gli eredi secondo le quote ereditarie rispettive. La distribuzione delle quote deve avvenire entro 6 mesi, così come previsto dal Codice civile, anche se il contratto specifico del conto corrente potrebbe contenere termini diversi, in ogni caso più ristretti e mai più larghi. In tal proposito, si ricorda che gli eredi hanno la facoltà di richiedere alla banca la documentazione relativa al conto corrente del defunto, compreso il contratto e l’estratto conto.
Ci si chiede quindi da quando parte il termine massimo di 6 mesi se il conto è stato congelato: affinché la banca possa sbloccare il conto è necessario che gli eredi ne facciano espressa richiesta. La successione del conto corrente bancario può essere avviata soltanto quando gli eredi avranno presentato alla banca, contestualmente alla richiesta, la documentazione attestante il loro diritto. In particolare:
- Certificato di morte del titolare del conto.
- Atto di notorietà o sua dichiarazione sostitutiva.
- Copia conforme della pubblicazione o dell’attivazione del testamento, quando presente.
- Dichiarazione di successione o certificato rilasciato dall’Agenzia delle entrate relativamente alla dichiarazione e al pagamento della relativa imposta.
Gli eredi sono allo stesso tempo tenuti a restituire alla banca tutti gli oggetti in possesso del defunto ma di proprietà dell’istituto di credito, come gli assegni non utilizzati e la carta Bancomat. La banca, una volta aperta la successione del conto e ricevuto dagli eredi tutto il necessario, deve quindi erogare loro l’eredità entro 6 mesi o il termine più breve indicato dal contratto. Questo diritto degli eredi è tutelato dalla possibilità di inviare all’istituto di credito un reclamo scritto con cui intimare il pagamento in virtù delle disposizioni di legge, al quale la banca è tenuta a rispondere entro 30 giorni. Nel caso in cui il reclamo si rivelasse insoddisfacente, gli eredi possono farsi assistere dall’Arbitro bancario e finanziario.
Dopo quanto si ricevono gli immobili ereditari
Per quanto riguarda i beni immobiliari, gli eredi hanno a disposizione 30 giorni di tempo dalla domanda di successione per richiedere la voltura catastale all’Agenzia delle entrate. La richiesta deve presentare gli identificativi catastali contenuti nella dichiarazione di successione e non sono ammesse difformità; pertanto, è spesso consigliabile richiedere preventivamente una visura catastale. In seguito alla domanda, il certificato di successione deve essere trascritto nei registri immobiliari, ma comunque entro 60 giorni dalla presentazione della domanda di successione.
Gli eredi che superano i tempi previsti possono comunque richiedere la voltura, ma dovranno sopportare il pagamento di una sanzione per la registrazione tardiva. Di pari passo, è anche possibile rettificare un’eventuale domanda di voltura catastale scorretta, ma per farlo sarà necessario pagare un tributo aggiuntivo. È in ogni caso negli interessi degli eredi il completamento della procedura nel minor tempo possibile, al fine di entrare in possesso dei beni ereditari.
Dopo quanto arriva l’eredità
Le tempistiche descritte dalla legge sono piuttosto brevi, ma a discapito di ciò molto spesso accade che le divisioni ereditarie richiedano molto tempo. Non si tratta di violazioni della legge, bensì di situazioni eccezionali contraddistinte da cause ereditarie che impediscono il corretto svolgimento della procedura, in quanto impediscono la dichiarazione di successione. Per questo motivo gli eredi dovrebbero risolvere gli attriti nel minor tempo possibile, o in alternativa ricorrere alla procedura giudiziale senza attendere oltre.
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