Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlerà in conferenza stampa dell’ultimo decreto Covid che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 e previsto novità su super green pass e scuola.
Alla fine la conferenza stampa si farà. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha deciso che parlerà agli italiani lunedì 10 gennaio alle ore 18 per spiegare le ultime decisioni in tema di restrizioni Covid e soprattutto di scuole, obbligo vaccinale e super green pass.
Draghi è stato criticato negli scorsi giorni dopo l’approvazione, in Consiglio dei ministri, del decreto del 5 gennaio che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50, per non aver comunicato pubblicamente né spiegato le decisioni prese.
Il presidente del Consiglio ha quindi deciso di tornare sui suoi passi e convocare la stampa per lunedì 10 gennaio per poter spiegare sia le motivazioni che il funzionamento dei nuovi provvedimenti, necessari con l’aumento dei contagi dovuto alla variante Omicron.
Alla conferenza stampa insieme a Draghi ci saranno anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.
La mancata conferenza stampa e i motivi del rinvio
A confermare che Draghi si presenterà in conferenza stampa lunedì sono state fonti di Palazzo Chigi. Che spiegano anche come Draghi avesse inizialmente pensato di convocare la conferenza stampa giovedì, subito dopo l’approvazione del nuovo decreto. In serata si sarebbe però deciso di rinviare la convocazione dei giornalisti a Chigi a lunedì 10, in concomitanza con la riapertura di scuole e attività dopo le feste natalizie. La conferenza stampa è stata poi confermata con un comunicato di Chigi.
Di cosa parlerà Draghi in conferenza stampa
In conferenza stampa Draghi dovrebbe illustrare tutte le misure introdotte con l’ultimo decreto, soffermandosi in generale sulle nuove regole riguardanti obbligo vaccinale, super green pass, scuole e in generale tutte le mosse per contrastare l’avanzata di Omicron. Vediamo quali sono le novità principali introdotte col decreto del 5 gennaio su cui Draghi sarà chiamato a rispondere e a fornire ulteriori spiegazioni.
L’obbligo vaccinale e il super green pass
Il decreto ha introdotto l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50. Inoltre per tutti i lavoratori pubblici e privati con almeno 50 anni di età dal 15 febbraio 2022 sarà richiesto il green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro. Inoltre il decreto ha esteso l’obbligo vaccinale al personale universitario.
Il green pass base e lo smart working
Il Consiglio dei ministri ha anche esteso l’obbligo di green pass base ai servizi alla persona, così come per i pubblici uffici, i servizi postali dal 20 gennaio e tutte le attività commerciali a eccezione dei supermercati e delle farmacie dall’1 febbraio. Per quanto riguarda lo smart working, il governo ha raccomandato il massimo utilizzo della flessibilità nel privato e nel pubblico.
Il ritorno a scuola e la nuova quarantena
Il governo ha anche confermato il ritorno in presenza a scuola con la riapertura di gennaio, escludendo l’ipotesi di un ricorso alla didattica alla distanza. Tema su cui si è accesa la polemica con la decisione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere le scuole.
Intanto nel nuovo decreto sono state cambiate le regole per la quarantena in classe in caso di positività. Per la scuola dell’infanzia si prevede una sospensione di 10 giorni con un solo positivo, mentre alle elementari si ricorre alla didattica a distanza con due positivi.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado si prevede il ricorso alla dad con due positivi per i vaccinati o i guariti da più di 120 giorni senza booster. Con tre positivi, invece, vengono previsti 10 giorni di dad per tutta la classe.
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