Lo Yemen è al centro della peggiore crisi umanitaria del mondo. Ora che nel Paese dilaniato dalla guerra è arrivato il coronavirus, lo scenario è drammatico. Mentre crescono i contagi i pochi ospedali chiudono. Cosa succede?
Il coronavirus nello Yemen può trasformarsi presto in una catastrofe umanitaria senza fine.
Nel Paese, già in forte sofferenza per una guerra civile brutale, 2 milioni di bambini son malnutriti e 24 milioni di persone morirebbero senza assistenza esterna di tipo umanitario.
Con l’incombente scoppio dell’epidemia COVID-19 ci sono stati diversi tentativi di attuare un cessate il fuoco nelle ultime settimane, ma i combattimenti non si sono fermati, con le tensioni aumentate tra le parti in guerra nel Sud.
Aden è la città che sta registrando maggiori casi di positività. Il paradosso, però, è che proprio mentre i malati anche gravi aumentano, gli ospedali sono costretti a chiudere. Cosa sta succedendo nello Yemen?
Coronavirus Yemen: dramma senza fine. Cosa succede?
Sarebbero almeno 385 i morti da coronavirus a Aden, nello Yemen meridionale in una sola settimana. I dati non sono ufficiali, ma diffusi da operatori umanitari che si trovano sul posto.
Si tratterebbe di oltre 50 morti al giorno, un aumento di cinque volte rispetto alle 10 morti quotidiane riportate prima del 7 maggio.
Il punto più drammatico riguarda gli ospedali. Secondo gli addetti sul campo di Save the Children, diverse strutture ospedaliere hanno chiuso e il personale sanitario non si reca più sul posto di lavoro per carenza di dispositivi di protezione, fondamentali per evitare il contagio da COVID-19.
I due principali ospedali pubblici di Aden, quindi, sono aperti ma forniscono solo servizi di emergenza, curando i pazienti con febbre ma non quelli che mostrano sintomi respiratori.
L’ammissione dei pazienti è sospesa, anche per i servizi pediatrici, e sono ancora operativi solo servizi ginecologici e ostetrici urgenti.
Lo scenario, quindi, è tragico. Le persone non sono curate e vengono rimandate a casa pur in evidenti stati di debolezza e malessere respiratorio.
Aden sta attualmente affrontando la minaccia di malattie letali come la febbre dengue, chikungunya e COVID-19. Il picco nei pazienti che sono morti dopo aver mostrato sintomi come problemi respiratori, febbre e debolezza solleva preoccupazioni sul fatto che il numero di infezioni da coronavirus nella città potrebbe essere considerevolmente più alto di quanto riportato.
Le mancanze a livello sanitario nella città e nel Paese sono gravissime. Ci sono solo 500 ventilatori nello Yemen e quattro laboratori per l’intera nazione che eseguono test sul coronavirus.
In questo quadro, difficilmente si potranno salvare vite umane con l’arrivo del coronavirus.
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