Durante le ferie bisogna rispondere a mail e telefonate?

Simone Micocci

13 Luglio 2022 - 12:34

Il lavoratore in ferie deve rispondere a telefonate ed email di lavoro? In alcune circostanze sì, ma in generale vige il diritto di disconnessione.

Durante le ferie bisogna rispondere a mail e telefonate?

Siete in ferie, sdraiati in spiaggia a prendere il sole oppure immersi nel relax di una passeggiata in montagna, e ricevete una telefonata di lavoro o una mail urgente a cui rispondere.

La domanda è: cosa fare? Si è obbligati a rispondere, oppure telefono e mail aziendali si possono mettere da parte durante tutto il periodo delle ferie? Quel che bisogna capire, dunque, è quanto un lavoratore dipendente debba risultare reperibile, nonché quali sono i suoi obblighi nei confronti del datore di lavoro e di eventuali clienti.

Anche perché, in determinate circostanze, non rispondere a una mail o a una telefonata di lavoro potrebbe essere oggetto di provvedimento disciplinare da parte del datore di lavoro.

Facciamo dunque chiarezza su quali sono gli obblighi del dipendente, come pure del datore di lavoro, durante il periodo di ferie, e in quali casi telefonate e mail di lavoro si possono ignorare senza rischiare alcunché.

Durante le ferie il lavoratore deve recuperare le energie psico fisiche

Il diritto alle ferie, a cui il lavoratore non può rinunciare nemmeno previo il pagamento di un indennizzo, è importante in quanto soddisfa le esigenze psicofisiche fondamentali del dipendente, consentendogli di partecipare più incisivamente alla vita di relazione, familiare e sociale, tutelando nel contempo il suo diritto alla salute.

Per questo motivo, durante le ferie il lavoratore deve riposarsi e non ha l’obbligo di svolgere alcuna attività lavorativa né di essere reperibile in caso di necessità.

Non c’è l’obbligo di rispondere alle email aziendali, anzi è persino consigliato impostare un messaggio di risposta automatica che possa informare clienti e datore di lavoro del vostro essere in ferie, né tantomeno a telefonate di lavoro.

Ricordate però che in tutti i rapporti, non solo quelli di lavoro, sussiste la regola non scritta del buon senso. Potrebbe succedere, infatti, che il datore di lavoro abbia necessità improvvisa di chiamarvi, oppure di chiedervi informazioni per mezzo di mail; anziché rifiutare a prescindere, ascoltate cosa ha da dirvi e cercate di essere collaborativi, qualora possibile, anche solo per mantenere un buon rapporto tra le parti. Ovviamente a patto che non diventi un’abitudine da parte del datore di lavoro.

Quando il lavoratore deve essere reperibile durante le ferie

Qualora il datore di lavoro abbia necessità che il dipendente risulti reperibile per tutta la durata delle ferie, con la possibilità anche di richiamarlo in caso di necessità aziendali, questo può discuterne con il lavoratore sottoscrivendo un apposito accordo.

Potrebbe dunque esserci un accordo privato tra le parti, dove il dipendente si impegna a essere reperibile durante le ferie. Tale reperibilità va però indennizzata, con il dipendente che ha diritto a un aumento di stipendio per tale impegno, anche nel caso in cui poi tale reperibilità non si concretizzi.

Inoltre, qualora dalla telefonata o dalla mail ne risulti lo svolgimento di un’attività lavorativa, questa andrà pagata come tale. E se ciò ha carattere d’urgenza, può configurarsi come attività di lavoro straordinario.

Qualora la reperibilità risulti da un accordo tra le parti, o comunque sia espressamente prevista dal contratto collettivo, il lavoratore non può rifiutarsi di rispondere. Anzi, in caso contrario si configura un’inadempienza contrattuale che come tale può essere sanzionata.

Il diritto di disconnessione

Proprio per evitare che il dipendente venga continuamente disturbato durante le ferie, o comunque al termine dell’orario di lavoro, in molti contratti comincia a figurare l’istituto del diritto di disconnessione, ossia la possibilità che il lavoratore possa staccare la spina fuori dal normale orario d’ufficio.

Una strumento reso necessario dallo sviluppo tecnologico, il che rende lo svolgimento dell’attività lavorativa possibile in qualsiasi momento e circostanza, anche durante le ferie volendo.

Per evitare ciò, specialmente nei confronti dei lavoratori impiegati in smart working, nei contratti si comincia espressamente a parlare di diritto alla disconnessione, riconoscendo appunto il diritto del lavoratore di non essere disturbato fuori dall’orario di lavoro, a meno che non ci sia un obbligo di reperibilità scritto da qualche parte.

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# Ferie

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