È deceduto il bambino caduto nel pozzo in Marocco. Si chiamava Rayan e da martedì i soccorsi stavano cercando di estrarlo dal profondo pozzo. Ecco cos’è successo.
MAROCCO - Non ce l’ha fatta Rayan. Da martedì il mondo intero - ma in particolare l’Italia, viste le similitudini con il caso di Alfredino Rampi - stava seguendo le vicende del piccolo Rayan, il bambino caduto accidentalmente in un pozzo in Marocco. Il triste annuncio della sua morte è stato dato da fonti ufficiali marocchine meno di un’ora fa. Dopo ore (più di 100) di lavoro per tentare di estrarlo, nelle quali Rayan era rimasto vigile e piuttosto calmo per la situazione, tanto da riuscire a parlare con il padre, purtroppo non è sopravvissuto al trasporto in ospedale.
La caduta nel pozzo, martedì scorso, è avvenuta sotto gli occhi del padre. Rayan stava giocando nei pressi del pozzo, profondo 30 metri, che era stato coperto con legno e pezzi di plastica. I soccorsi sono intervenuti dopo un primo tentativo da parte degli abitanti del piccolo centro di Tamrout, vicino a Chefchauen, nel nord del Marocco.
La paura in questi giorni era legata alla possibilità di frana del pozzo durante gli scavi. Dopo aver scavato sul fianco del pozzo, l’ultimo tratto per arrivare a Rayan è stato scavato con le mani. L’operazione di salvataggio era riuscita, ma purtroppo la corsa in ospedale non ha salvato il bambino.
Rayan è deceduto: le operazioni di salvataggio sono riuscite, ma non è bastato
Il piccolo Rayan non ce l’ha fatta. Da martedì il mondo intero sta seguendo le vicende del piccolo che, caduto in un pozzo, ne è rimasto bloccato fino a oggi. Il bambino era stato tirato fuori dal pozzo dopo una lunga operazione di soccorso, per la quale sono stati utilizzati diversi escavatori.
Il pozzo era di difficile raggiungimento e, per evitare di farlo crollare e investire il bambino a 32 metri di profondità, si era deciso di scavare al lato. Infine ieri, venerdì 4 febbraio, è iniziata la costruzione del tunnel orizzontale per aprire la strada ai medici.
Le immagini del salvataggio di Rayan avevano fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti, ma poco dopo è arrivato un comunicato ufficiale, che ha confermato la morte del bambino. Anche la Casa Reale del Marocco ha annuncio la morte di Rayan, dovute alle ferite riportate durante la caduta. Il re del Marocco, Mohammed VI, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia.
Cos’è successo: la caduta e le fasi di salvataggio
Cinque giorni che sono sembrati molto di più. I lavori di salvataggio delle squadre di soccorso sono andati avanti per oltre 100 ore. Ecco com’è andata.
Martedì scorso Rayan stava giocando nei campi vicino la propria abitazione. Il padre lo teneva sotto controllo, quando lo ha visto sparire. È caduto in un pozzo conosciuto, che era stato chiuso con mezzi di fortuna.
Il bambino è rimasto vigile e nel corso dei giorni ha parlato con calma agli operatori. Si è fatto portare da bere e nella giornata di oggi è riuscito a parlare con il padre con una radio. Fin dall’inizio la partecipazione di tutti nel tentativo di salvare il bambino è stata elevata, dagli abitanti del villaggio fino alle autorità.
Era già pronto un elicottero per il trasporto in un ospedale attrezzato, ma durante il trasporto non è sopravvissuto.
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