Da inizio anno questi 3 titoli sono saliti del 50%, 78% e 94% e mostrano forti segnali di ipercomprato. Ma rappresentano una scommessa per il futuro, secondo gli analisti.
È tardi per comprare azioni della difesa? Il settore della difesa ha registrato un rally straordinario, con l’indice STOXX Aerospace and Defence salito del 170% dall’invasione dell’Ucraina, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 514 milioni di dollari.
Di fronte a questi numeri, la domanda che molti si pongono è: le azioni della difesa possono crescere ancora? Secondo gli analisti, la risposta è sì, ma la strategia vincente non è puntare sui titoli già esplosi, bensì su quelli che non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale rialzista e che potrebbero beneficiare dei piani europei sempre più ambiziosi per incrementare la spesa militare. Quest’ultima potrebbe superare il 3% del Pil, diventando una priorità strategica per i governi del continente, soprattutto per Paesi come Italia e Spagna, ancora al di sotto della soglia NATO del 2%.
Gli analisti di Citi sottolineano come questa dinamica possa dare una spinta alla crescita economica dell’Eurozona nei prossimi anni. L’incertezza geopolitica, alimentata dai dubbi sul ruolo futuro degli Stati Uniti come garante della sicurezza europea, sta spingendo i leader del continente a rafforzare i bilanci della difesa. Un segnale concreto è arrivato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha proposto un nuovo strumento da 150 miliardi di euro per finanziare le spese militari degli Stati membri, con la possibilità di sbloccare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni. Ma le cifre che saranno stanziate per la difesa europea potrebbero essere superiori. [...]
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