Ecco quanti soldi puoi donare a una persona cara senza tasse né controlli

Patrizia Del Pidio

22 Agosto 2024 - 10:07

Per evitare tasse e controlli quando si vogliono donare soldi a una persona cara, ecco il limite che non bisogna superare.

Ecco quanti soldi puoi donare a una persona cara senza tasse né controlli

Donare soldi a una persona cara, un amico o un parente, pur essendo un atto molto generoso richiede attenzione perché si tratta di un’azione regolata dalla legge. Per non incorrere in controlli o tasse da versare ci sono limiti ben precisi da rispettare. Le restrizioni previste per le donazioni in denaro, infatti, sono specifiche e non riguardano solo l’importo, ma anche le modalità di trasferimento della somma.

Donare i soldi a una persona cara, quindi, è un atto sottoposto a due limiti legati all’entità della donazione e alla modalità con cui si esegue. Vediamo quanti soldi si possono regalare ad amici e parenti senza dovere pagare tasse e senza incorrere nel rischio di controlli fiscali.

Grazie alle piattaforme digitali e all’home banking, ormai, regalare denaro alle persone care è diventato non solo molto comune, ma anche più facile. Molto spesso si pensa alla limitazione del trasferimento di denaro si fa riferimento al limite imposto per i contanti, ma l’utilizzo del denaro contante, con il passare degli anni, è sempre meno comune, soppiantato dai pagamenti elettronici.

Anche se la moneta virtuale, grazie alle piattaforme di trasferimento, ha semplificato molto donazioni, prestiti e regalie, bisogna sempre fare in modo di evitare guai con il Fisco. Esistono limiti ai trasferimenti di soldi tra privati in base alla modalità che si utilizza? La risposta a questa domanda è positiva e andremo a vedere il perché.

Quanti soldi si possono donare alle persone care?

Se si vogliono regalare dei contanti il limite è stabilito dalla legge: nel 2024 il limite di trasferimento di contanti è fissato a 5.000 euro e di fatto, quindi, si possono regalare contanti per un importo massimo di 4.999 euro.

Se si vogliono donare soldi con un bonifico, basta usare la giusta causale e non ci sono limitazioni all’importo. Quello cui bisogna prestare la massima attenzione, in ogni caso, è che se anche si utilizza un mezzo di trasferimento tracciabile per la donazione di soldi, bisogna avere sempre la documentazione che provi la motivazione del trasferimento in caso di accertamento fiscale.

Dei propri soldi, ovviamente, ognuno può fare quello che vuole, ma bisogna tenere a mente che chi riceve il denaro (ma anche chi lo offre) deve essere in grado di provare e giustificare l’operazione davanti al Fisco in caso di accertamento. E la documentazione deve essere mantenuta per almeno sei anni.

Che documentazione serve? Basta scrivere la giusta causale nel bonifico (basta un semplice “prestito personale” per essere giustificati della somma che si riceve) per evitare gli inconvenienti di cui sopra, ma va bene anche una causale che riporti «regalo» o «donazione».

Nel caso della regalia di soldi, però, bisogna fare attenzione a un’altra cosa: se la donazione non è di modico valore è necessaria l’assistenza di un notaio. Questo, però, è un argomento che approfondiremo nei prossimi paragrafi.

Attenzione alle imposte sulle donazioni

Da prendere in considerazione, in caso di donazione di denaro, anche le imposte. Per le donazioni, infatti, sono dovute delle imposte percentuali. Per regalie tra genitori e figli o fra coniugi non sono dovute imposte a patto che la cifra donata non superi il milione di euro (altrimenti l’imposta è del 4% sulla parte eccedente). Per non pagare tasse, quindi, per genitori e figli si devono regalare meno di un milione di euro.

Nel caso si donino soldi a fratelli e sorelle, invece, la soglia da non superare per non pagare l’imposta è di 100.000 euro (in caso contrario si dovrà versare il 6% sulla parte eccedente).

Se la persona cara è un amico, infine, l’imposta del 6% grava su qualsiasi somma con l’esclusione di quelle di modico valore, per le quali l’atto di donazione non è necessario.

Da tenere presente che quando la donazione non ha un modico valore è necessario l’atto di donazione davanti a un notaio.

Quando non serve l’atto di donazione?

Non esiste un vero e proprio limite nelle donazioni, visto che tutto dipende dalla ricchezza di chi dona e di chi riceve. Per non essere necessaria la presenza di un notaio la donazione in denaro non deve impoverire chi lo fa e non deve arricchire chi lo riceve. Deve essere di modico valore, definizione che, ovviamente, varia in base alla ricchezza delle parti in causa. Il modico valore, infatti, varia da persona a persona (sia per chi riceve che per elargisce).

Quanti soldi si possono regalare con PayPal a parenti e amici?

Come dicevamo in apertura le piattaforme di trasferimento di denaro hanno reso molto più facile questa tipologia di operazione. Nel caso di PayPal, che prevede il servizio “invio di denaro a un amico” il trasferimento è anche gratuito. Si tratta di un pagamento personale che prevede l’invio di denaro come regalo (non rientra nella sfera della “Protezione Acquisti”).

Anche in questo caso bisogna attenersi ai limiti imposti dalla piattaforma che possono variare in base:

  • al fatto che il conto PayPal sia verificato o meno;
  • che il trasferimento di denaro avvenga tramite carta di debito o prepagata;
  • che il trasferimento sia da conto corrente.

Anche se si è, erroneamente, portati a pensare che i trasferimenti di denaro con PayPal non siano tracciabili non è così, si tratta di pagamenti elettronici e, pertanto, sono assimilabili a qualsiasi bonifico bancario. Anche per questa tipologia di trasferimenti di denaro, quindi, vale la regola sopra riportata delle imposte dovute in caso di donazioni.

Quanti soldi si possono donare? Attenzione alla legittima

Ferme restando le regole fino a qui riportate, quando si decide di regalare soldi a una persona cara c’è un’altra cosa fondamentale da tenere in considerazione. A limitare la quantità di denaro che si può regalare è anche la legittima degli eredi.

I parenti più stretti, infatti, hanno diritto a una quota del patrimonio in caso di morte (gli eredi) e la loro quota di patrimonio non gli può essere negata neanche da donazioni fatte in vita.

Se il regalo che si vuole fare alla persona cara, quindi, ha un importo significativo, prima di procedere è necessario verificare che non danneggi la quota di patrimonio che spetta agli eredi (solitamente coniuge e figli, in mancanza di essi sono eredi i genitori). Anche in questo caso non esiste un limite preciso, visto che l’importo che è possibile regalare varia in base al patrimonio posseduto e a quanti eredi legittimi ci sono:

  • se come erede si ha solo il coniuge (o un solo figlio, senza coniuge) metà del patrimonio spetta all’erede e l’altra metà può essere disposto liberamente;
  • se gli eredi legittimi sono due, due terzi del patrimonio vanno agli eredi e un terzo è libero per le donazioni e le regalie;
  • se gli eredi sono tre o di più la quota di cui si può disporre liberamente è di un quarto del patrimonio, mentre gli altri tre quarti spettano agli eredi.

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